Il consigliere comunale Roberto Daghini, pur facendo parte di una maggioranza al 99% fatta dal Pd, non perde occasione per cercare di mettersi in luce e per riportare agli antichi splendori la bandiera con Falce e Martello che, ormai, quasi più nessuno ama ricordare.
In questi giorni, anche se quasi nessun organo di informazione gli ha dato spazio, ha scritto per rammaricarsi per l'assenza delle forze politiche di minoranza del consiglio comunale di Serravalle in merito alla vicenda della Gibus, l'azienda di Casalguidi che rischia la chiusura, evento che sarebbe drammatico per i 32 lavoratori e per le loro famiglie.
Nello stesso articolo Daghini ringrazia anche il sindaco Patrizio Mungai che, da subito, si è attivato per aprire un confronto con azienda e sindacati.
La speranza è che l'intervento delle istituzioni, Comune e Regione, riesca a scongiurare la chiusura di una realtà economica importante per il territorio serravallino.

Patrizio Mungai, nel suo ruolo istituzionale, non è un rappresentante del Pd o di Rifondazione Comunista ma è il portavoce di tutta la cittadinanza che, siamo sicuri, è concorde nella difesa dei lavoratori della Gibus.

A Bergamo dicono "l’avvocato vuole beghe, il dottore malattie il prete funerali": ecco Daghini cerca le beghe non perchè avvocato ma solo perchè deve far sventolare una bandiera rossa ormai sdrucita. Alle spalle dei lavoratori.
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