lunedì 20 febbraio 2012

TVL E' DAVVERO UNA TV LIBERA?


Ormai da molti mesi TVL Pistoia è impegnata in una ignobile e delirante campagna di odio contro l’UDC ed alcuni suoi associati, additati al pubblico ludibrio – senza alcuna possibilità di contraddittorio o di replica – come i principali artefici di una malefica macchinazione finalizzata ad acquisire il controllo della associazione (da decenni affiliata all’AIAS) che a Pistoia si occupa meritoriamente dell’assistenza delle persone disabili.

Si tratta di affermazioni del tutto prive di fondamento, che hanno un duplice evidente obiettivo: gettare discredito ed intimidire tutti coloro che non si piegano alle volontà del padrone di TVL e soprattutto indurre l’opinione pubblica e le istituzioni a “parteggiare” per la sedicente APR (di cui lo stesso padrone di TVL è presidente) a prescindere da ogni considerazione di merito ed anche dai chiari pronunciamenti dell’autorità giudiziaria.

L’accusa rivolta all’UDC di volersi appropriare dell’AIAS è semplicemente ridicola, così come il maldestro tentativo di tirare in ballo indagini sulla malavita organizzata o addirittura esponenti dell’attuale Governo; solo un lucido delirio di onnipotenza può indurre a rappresentare un simile scenario.

L’UDC – che finora ha evitato di reagire ad ogni provocazione – si vede costretta ad assumere tutte le opportune iniziative non solo a tutela del buon nome e della onorabilità del partito e dei propri associati, ma anche del libero esercizio dei diritti politici dei cittadini pregiudicati da una informazione sistematicamente distorta e fuorviante, quale quella fornita da TVL nella vicenda di cui si tratta.

L’UDC non teme l’ostracismo e le falsità di TVL e vuole dunque rassicurare la comunità pistoiese sulla sua ferma determinazione di operare in piena libertà, scevra da indebiti condizionamenti e nell’esclusivo interesse della collettività.

Federico Gorbi

Segretario Provinciale UDC

sabato 18 febbraio 2012

DISCARICA E CONTROLLI


Al Presidente del Comitato di Controllo

della Discarica di Fosso del Cassero


Ai membri del Comitato di Controllo

della Discarica di Fosso del Cassero


E p.c.

Al Sindaco del Comune di Serravalle Pistoiese

All’Assessore all’ambiente

del Comune di Serravalle Pistoiese

OGGETTO: relazione Arpat

Per molti mesi i cittadini che abitano nei pressi della Discarica di Fosso del Cassero hanno segnalato la presenza di cattivi odori provenienti dall’impianto.

Ora finalmente apprendo che Arpat ha confermato la presenza e l’origine degli odori ed ha indicato al gestore e alla Provincia alcuni accorgimenti utili a ridurre il fenomeno.

Era l’ora!

Tuttavia non posso dimenticare quanto è avvenuto in questi mesi.

L’Amministrazione comunale ha avuto un atteggiamento reticente, quasi a voler negare la presenza di cattivi odori (chi non ricorda la frase “la discarica non è mica una fabbrica di profumi?” oppure il tentativo di far credere che le maleodorante potessero provenire dai vivai della zona?).

Parimenti, il Comitato di controllo che Lei presiede, e del quale faccio parte, ha dimostrato ancora una volta una totale inefficacia non dovuta a cattiva volontà ma al fatto che i poteri ad esso assegnati sono nulli.

Come dimenticare che per mesi l’assessore all’ambiente è stato a conoscenza del fatto che in discarica era stato sequestrato un camion, a seguito di indagini dei Carabinieri sul traffico di rifiuti dalla Campania, e che nessuno abbia mai pensato di riferire del sequestro né a Lei né agli altri membri del Comitato?

Ricorda che lo abbiamo appreso dai giornali? Ricorda che l’assessore ha prima negato e poi ammesso di conoscere il fatto, riferendo che si era dimenticato di riportarlo al Comitato, ritenendo la notizia di minima importanza?

A questo aggiunga che il Comitato ha rinunciato al confronto con gli abitanti della zona.

Normalmente una volta l’anno, a cura del Comitato, si svolgeva un’assemblea annuale per un confronto con chi vive il disagio maggiore.

Nel corso dell’ultimo anno invece questo non è avvenuto. L’unica assemblea pubblica è stata indetta dal Comune dietro le pressioni e le continue lamentele di chi non poteva più sopportare le maleodorante e, se ricorda, proprio in quell’occasione La sollecitai a prendere in mano la situazione e a far diventare il comitato il migliore “avvocato” dei cittadini stessi.

Invece abbiamo proseguito con un atteggiamento neutro, da osservatore dell’Onu, che, me lo lasci dire, non serve a niente e a nessuno.

Mancano solo due mesi alla fine del mandato e quindi sarebbe ridicolo se mi dimettessi ora. Ad alcuni potrebbe sembrare anche strumentale. Ma sollecito, attraverso di Lei, l’intero Consiglio comunale ad una seria ed attenta riflessione sulla reale utilità del Comitato di controllo.

A controllare ci sono la Provincia, l’Arpat ed ora anche un tecnico assunto appositamente dal Comune.

Mantenere il Comitato in queste condizioni è solo un ridicolo e costoso paravento che vorrebbe tranquillizzare i cittadini per far credere che è tutto sotto controllo, anche quando le cose non vanno bene.

Cordiali saluti

Federico Gorbi