martedì 18 dicembre 2012

NON ERA MEGLIO DIMETTERSI?

"Le colpe verso Dio ti saranno perdonate nel giorno del Kippur, le colpe verso l’altro non ti saranno perdonate nel giorno del Kippur" (Talmud).

Daghini
Questa sera, durante la seduta del Consiglio Comunale di Serravalle Pistoiese, il consigliere di Rifondazione Comunista Roberto Daghini otterrà il suo quarto d'ora di notorietà presentando il Codice Etico al quale gli amministratori dovranno attenersi.

Al di là di quello che sarà il testo sottoposto ad approvazione, è necessario ricordare che il Codice Etico è il maldestro tentativo di fornire l'attuale Sindaco e il precedente, insieme ad altri amministratori, di una rinnovata verginità.

Mungai, Mochi ed altri, in passato, hanno infatti accettato di partecipare a gite e hanno ricevuto regalie da imprenditori  interessati a realizzare e a condurre imprese private nel  territorio comunale.

Insomma, oggi si dice che quello che è stato fatto in passato non si doveva fare. Ma se è così, se accettare regali da imprenditori privati è sbagliato (ed era chiaro e comprensibile per tutti ma oggi si mette per iscritto) allora perchè coloro che in passato hanno ottenuto doni e favori oggi non si dimettono?


lunedì 10 dicembre 2012

MANCA IL SALE?


Al Sindaco di Serravalle Pistoiese

All’Assessore ai L.L.P.P.



Oggetto: interrogazione urgente a risposta scritta




Dopo oltre due giorni  dall’inizio della nevicata di venerdì 7 dicembre u.s. le strade sono relativamente libere da neve e ghiaccio.
Non si può dire la stessa cosa per quanto riguarda i marciapiedi, cosa che mette a serio rischio l’incolumità delle persone che vi transitano, in particolare se anziane.
Inoltre non sono stati liberati dal ghiaccio nemmeno gli accessi alle scuole per cui questa mattina vi sono state moltissime situazioni di disagio.

Con la presente sono a richiedere un intervento urgente per ovviare a questi inconvenienti visto anche che le previsioni metereologiche indicano una permanenza di temperature estremamente rigide anche per i prossimi giorni.


Cordiali saluti.






Serravalle P.se, 10/12/2012



                                                                  Federico Gorbi
                                                        Capogruppo Serravalle Futura

giovedì 6 dicembre 2012

APERICENA DEGLI AUGURI




martedì 27 novembre 2012

IL FALLIMENTO DELLE PRIMARIE


Leggo e rileggo gli entusiasti commenti e le analisi seguite alle elezioni primarie per la scelta del leader dell’alleanza di sinistra tra Pd, Sel e Psi ma non trovo nessuno che riporti un dato altamente significativo che, prima di ogni possibile analisi su chi ha vinto e su chi ha perso, dovrebbe colpire l’attenzione di tutti.


Alle primarie di domenica scorsa hanno partecipato 3.107.658 elettori. 

Spinti da un battage pubblicitario di enormi dimensioni, attratti dalla continua attenzione dei media, sollecitati dalla novità Renzi, questi tre milioni di cittadini si sono sentiti “chiamati” a dare il proprio contributo in termini di idee e di obolo. Di questi quasi un milione hanno in tasca la tessera del Pd o di Sel mentre due milioni circa sono coloro che, pur non essendo particolarmente “politicizzati”, comunque hanno sentito il richiamo di questa allenza a sinistra.

Le precedenti primarie del 2005 videro però la partecipazione di 4.311.000 persone che scelsero, in quell’occasione, Romano Prodi che ottenne 3.182.000 voti. Quindi non solo oltre un milione di cittadini, nonostante l’intensa campagna elettorale, questa volta ha deciso di non partecipare alle elezioni primarie ma addirittura Romano Prodi da solo è riuscito a far meglio in termini di consenso di Bersani, Renzi e compagnia bella messi tutti insieme. In quella occasione, è bene ricordarlo, parteciparono anche Fausto Bertinotti, Clemente Mastella e Antonio Di Pietro che ottennero rispettivamente il 14,7%, il 4,6% e il 3,3%.

Al di là del valore delle persone, su cui ognuno è legittimato a pensarla come vuole, possiamo serenamente riconoscere che nessuno di quei contendenti poteva davvero giocarsela contro Prodi e, si sa, quando il risultato è scontato è più difficile muovere le masse. Questa volta invece il risultato non era affatto scontato e questo avrebbe dovuto provocare una partecipazione ancora più massiccia. Per questo ritengo che le primarie con i suoi tre milioni e passa di partecipanti (ammesso che i dati siano veri perché non so chi possa davvero verificare) siano stati un enorme fallimento.

Ho totale rispetto per i diversi metodi  di selezione della classe dirigente di cui ogni partito desidera dotarsi.

Resta curioso che il Pd,  Sel e Psi insistano sulla strada delle primarie per la scelta del candidato premier quando il sistema elettorale tuttora in vigore in Italia prevede, come ha sempre previsto, che la scelta del Presidente del Consiglio spetti al Parlamento su indicazione del Presidente della Repubblica e non direttamente ai cittadini, che piaccia o no.

Ma il fatto più curioso è che tutti, renziani, vendoliani e ortodossi Pd, si sono esaltati per quella che hanno chiamato una “grande festa democratica” quando invece ancora una volta e sempre più i cittadini stanno prendendo le distanze dalla partecipazione alla vita democratica, come hanno anche dimostrato le recenti elezioni regionali siciliane.

Purtroppo se la politica, di ogni schieramento, non comincia a dare risposte serie e concrete invece di continuare ad accapigliarsi intorno a tour in camper, slogan e campagne elettorali molto urlate e poco ragionate, presto vedremo il definitivo tramonto di una classe dirigente che nella sua interezza ha dato molto poco al nostro Paese.



mercoledì 21 novembre 2012

COMUNICATO

L'Udc provinciale di Pistoia e i suoi iscritti guardano con assoluto rispetto al confronto interno per le primarie per la scelta del leader che dovrà guidare l'alleanza di sinistra tra Pd e Sel alle prossime elezioni politiche.

E' auspicabile che solo coloro che davvero si riconoscono nei programmi di Pd e Sel si rechino ai seggi per scegliere chi  tra Bersani, Vendola, Renzi, Puppato e Tabacci sia il miglior interprete del progetto di governo di questa coalizione.

L'Udc è impegnata in un progetto diverso che intende aggregare tutte le forze moderate per proseguire sulla strada delle riforme per ridare credibilità internazionale al Paese, per rilanciare la nostra economia e per dare maggiori aiuti alle famiglie e ai più deboli.

Per questo motivo nessuno tra gli iscritti dell'Udc si recherà ai seggi delle primarie di Pd-Sel nè darà indicazioni di voto in alcun modo.

Federico Gorbi
Segretario Provinciale UDC

L'Udc provinciale di Pistoia e i suoi iscritti guardano con assoluto rispetto al confronto interno per le primarie per la scelta del leader che dovrà guidare l'alleanza di sinistra tra Pd e Sel alle prossime elezioni politiche.

E' auspicabile che solo coloro che davvero si riconoscono nei programmi di Pd e Sel si rechino ai seggi per scegliere chi tra Bersani, Vendola, Renzi, Puppato e Tabacci sia il miglior interprete del progetto di governo di questa coalizione.

L'Udc è impegnata in un progetto diverso che intende aggregare tutte le forze moderate per proseguire sulla strada delle riforme per ridare credibilità internazionale al Paese, per rilanciare la nostra economia e per dare maggiori aiuti alle famiglie e ai più deboli.

Per questo motivo nessuno tra gli iscritti dell'Udc si recherà ai seggi delle primarie di Pd-Sel nè darà indicazioni di voto in alcun modo.

Federico Gorbi
Segretario Provinciale UDC


Read more: http://andreaballi.blogspot.com/2012/11/assoluto-rispetto-al-confronto-interno.html#ixzz2D3mgP7uM
L'Udc provinciale di Pistoia e i suoi iscritti guardano con assoluto rispetto al confronto interno per le primarie per la scelta del leader che dovrà guidare l'alleanza di sinistra tra Pd e Sel alle prossime elezioni politiche.

E' auspicabile che solo coloro che davvero si riconoscono nei programmi di Pd e Sel si rechino ai seggi per scegliere chi tra Bersani, Vendola, Renzi, Puppato e Tabacci sia il miglior interprete del progetto di governo di questa coalizione.

L'Udc è impegnata in un progetto diverso che intende aggregare tutte le forze moderate per proseguire sulla strada delle riforme per ridare credibilità internazionale al Paese, per rilanciare la nostra economia e per dare maggiori aiuti alle famiglie e ai più deboli.

Per questo motivo nessuno tra gli iscritti dell'Udc si recherà ai seggi delle primarie di Pd-Sel nè darà indicazioni di voto in alcun modo.

Federico Gorbi
Segretario Provinciale UDC


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sabato 10 novembre 2012

IL MOMENTO DELLE RISPOSTE SI AVVICINA

Di Renzo Bardelli abbiamo parlato spesso.
Molte volte abbiamo chiesto che ci raccontasse qualche verità sulla discarica di Fosso del Cassero che ha gestito, in qualità di presidente del consiglio di amministrazione di Pistoia Ambiente, fino alla scelta di rassegnare improvvise dimissioni dalla lucrosa carica (Il culo con le quarant'ore).

Molte altre volte abbiamo insistito perchè ci spiegasse la vicenda sulle gite pagate dalla stessa Pistoia Ambiente agli amministratori dei comuni del pistoiese (Chiarezza).

Ma Renzo, a differenza del personaggio manzoniano dei "Promessi Sposi" che qualche volta parlava troppo, ha sempre trovato il modo di non rispondere nè a noi nè ad altri (Quarrata news 2/11/2012 , Quarrata News 25/09/2012 e altri articoli precedenti).

Eppure aveva promesso che avrebbe chiarito, che avrebbe spiegato, ma tra dimenticanze ed errori (come quando disse che alle gite partecipava la gente comune mentre invece i posti erano riservati solo ai signorotti amministratori di comuni e provincia) siamo arrivati ai giorni nostri.
La lettera firmata da Bardelli






Eppure sono convinto che prima o poi Renzo debba rispondere alle domande e che non possa fare come l'altro Renzo, quello del Manzoni, che fuggì al di là del confine, all'epoca segnato dall'Adda.

Possibile che la nostra attenta magistratura pistoiese, dopo tutto quello che è stato pubblicato da blog e giornali, non lo chiami a raccontare un po' di cose?

Da fine oratore qual'è e dall'alto della sua lunga esperienza di amministratore e di uomo politico, sono sicuro che Renzo saprà far appassionare i magistrati meglio del protagonista dei "Promessi Sposi", improbabile capopopolo nei giorni della rivolta del pane.

mercoledì 5 settembre 2012

STRABISMO DI SINISTRA

Forse è un'ostilità sociale figlia della vecchia lotta di classe. Forse  si tratta di un complesso di superiorità.
Spesso però la sinistra è colpita da una sorta di avversione antropologica verso chi guadagna tanto, verso chi è ricco. I ricchi per loro sono da sempre squali, sfruttatori, molti sono certamente ladri. 
Ma se il ricco, il privilegiato è di sinistra (almeno a parole) allora è uno bravo, capace, che guadagna molto perchè ha un grande valore.

Lo stesso avviene in politica. I politici sono spesso ladri, privilegiati, ricoprono il proprio ruolo  immeritatamente, sono attaccati alla poltrona. Ma se sono di sinistra svolgono il loro compito con alto spirito di servizio, con sacrificio e dedizione, con senso di responsabilità. E se sono in parlamento da 30 o 40 anni non è perchè sono attaccati alla poltrona ma perchè hanno dovuto sacrificare per la nostra Italia la propria vita, le proprie attività e la famiglia.
Sono sempre bravi a predicare, severi verso gli altri e comprensivi verso se stessi.

Tutti così quelli di sinistra? Se lo dicessi, e lo pensassi davvero, cadrei in quello stesso errore di generalizzazione nel quale incorrono loro quando santificano tutti quelli che appartengono al loro popolo e contemporaneamente tendono a denigrare tutti gli altri.
In tutte le categorie umane ci sono persone perbene e altre meno raccomandabili. Sono i comportamenti della vita che dimostrano a quale categoria si appartiene.
Solo che, diciamolo, certi vizi si riscontrano più frequentemente a sinistra.

Succede quindi che si chiedano tagli e sacrifici a chi fa politica sì, ma agli altri: se sono Sindaco chiedo che sia il Consigliere regionale a guadagnare meno, se sono Consigliere regionale però vorrei che fosse il parlamentare a ridursi lo stipendio e, infine, se sono parlamentare chiedo che siano i Sindaci a rinunciare a qualcosa. Se sono parlamentare vorrei abolire le Province ma se sono Presidente di Provincia la difendo a spada tratta e sostengo che i tagli vanno fatti da altre parti, a Roma.

Un giro di ruota infinito che alla fine fa venire il mal di testa al cittadino che, guarda caso, non distingue più e si sente davvero tanto lontano da certi giochetti. 
Poi non ci sorprendiamo se qualcuno smette di andare a votare, qualunque sia la tornata elettorale per la quale si è chiamati ad esprimersi.

Anche nel nostro piccolo, succede ogni giorno.

A dimostrazione che non tutti siamo uguali, succede, per esempio, che alcuni  Sindaci del pistoiese decidano di tagliare del 20% la proprià indennità e quella degli assessori. 
Samuele Bertinelli, Sindaco di Pistoia, addirittura inizia il proprio mandato proprio stabilendo come primo atto la scelta di ridurre il numero degli assessori e l'indennità di carica.
Subito seguito da Marco Mazzanti, Sindaco di Quarrata, e da Rinaldo Vanni, Sindaco di Monsummano.
Anche Federica Fratoni, Presidente della Provincia, decide di percorrere la stessa strada.
I motivi che vengono addotti da ciascuno di loro sono sempre gli stessi: molti cittadini, moltissime famiglie, vivono una situazione di oggettiva difficoltà economica e quindi gli amministratori locali, attraverso un piccolo sacrificio, dedidono di reperire risorse da destinare a chi ha più bisogno, con un atto di generosità e di responsabilità che dimostra la vicinanza e la sensibilità verso chi è in difficoltà.

Il programma di "Serravalle Futura" riportava al primo punto il taglio delle indennità del 20% e la riduzione del numero degli assessori  proprio per destinare maggiori risorse al settore sociale. Questa indicazione è stata evidentemente raccolta da Bertinelli e dagli altri, proprio nella misura del 20% da noi auspicata, dato che dimostra che avevamo colto nel segno.
Contemporaneamente avevamo anche detto che avremmo voluto rivedere completamente il bilancio (quella che oggi va sotto il nome di spending review) per ridurre gli sprechi e razionalizzare la spesa, visto il grave momento di crisi che attraversa il nostro Paese.

Soprattutto però avevamo detto che, qualunque fosse stato il risultato elettorale, avremmo lottato per portare a compimento il nostro programma e così stiamo facendo.
Per questo abbiamo presentato una mozione con la quale chiedevamo al Consiglio di invitare la Giunta a ridurre le indennità di carica del 20% (vedi post)

La maggioranza (Pd, Sel e Rifondazione Comunista) hanno detto no.
Secondo loro facciamo demagogia. 

Con moltissimi interventi, anche di consiglieri in genere piuttosto silenziosi in consiglio, hanno tantato di dimostrare che 2.788 euro di stipendio per il Sindaco di Serravalle sono davvero un'inezia. 

Daniele Fedi
Qualcuno ha pure detto che sono troppo pochi. Altri hanno tentato di truccare le cifre, altri ancora hanno dimostrato di non conoscere nemmeno le leggi che regolano le indennità (uno di questi, fatto insolitamente grave, era proprio l'assessore al bilancio Daniele Fedi che di numeri, visto il ruolo, si presume che dovrebbe intendersene). 

Tutti concordi nel dire che la politica deve tagliare, ma non a Serravalle.
E' così, la politica deve tagliare sempre un po' più in là, basta che non tocchi il piccolo orticello privato.

E pace se Bertinelli, Vanni, Fratoni e Mazzanti, tutti rigorosamente Pd, hanno rinunciato al 20%, pace se Marco Niccolai, segretario provinciale del Pd ma anche consigliere comunale a Pescia, chiede al suo Sindaco di tagliare, il Sindaco e  gli assessori di Serravalle non si fanno nessuna remora e non rinunciano nemmeno ad un centesimo della preziosissima indennità di cui godono, anche se ci sono cittadini del Comune che non sanno come fare la spesa o come pagare le bollette.
Il Sindaco e gli altri, per loro, sono bravi e meriterebbero di essere pagati ancora di più. In fondo sono dei sacrificati!

Se sono bravi, cosa tutta da dimostrare, non fanno altro che il proprio dovere visto che hanno scelto di candidarsi, salvo che non esista ricetta medica che gli abbia prescritto di fare il Sindaco o l'assessore per curare chissà quale patologia.

Eugenio Patrizio Mungai - Sindaco di Serravalle
Non mi voglio sentire come loro. Ieri sera dopo il voto ero profondamente amareggiato ma non per l'esito del voto, 3 favorevoli (Serravalle Futura), 2 astenuti (Pdl) e 10 contrari (Pd, Sel e Prc).
L'amarezza nasce dall'essersi sentiti accusati di demagogia quando invece i discorsi demagogici sono venuti fuori proprio dalla maggioranza che ha tentato di convincere tutti che per fare bene la propria attività bisogna essere pagati e pagati molto bene, altrimenti si fa un cattivo lavoro.

Se fosse vero in Italia non ci sarebbe il volontariato, non ci sarebbero decine di migliaia di persone che si occupano di assistenza sanitaria, di protezione civile, di anziani, di giovani, di sport...

Se fosse vero tutti quelli pagati bene, si presume, dovrebbero aver svolto bene il proprio compito. Ma allora perchè in Italia siamo ridotti così?

Non mi voglio sentire come loro, ripeto.
Desidero portare avanti il mio mandato, in quanto delegato dagli elettori a svolgere un compito. Desidero svolgere questo compito bene, con impegno, secondo le mie capacità e le mie possibilità. Ma per farlo bene non ho bisogno di essere pagato. Lo voglio fare da volontario e per questo devolverò in beneficenza tutti i gettoni di presenza.
Non rinuncerò a prenderli perchè rinunciando li lascerei in mano a chi non ha saputo tagliarsi l'indennità di appena il 20% e invece voglio darli a chi ritengo più opportuno, a chi ha davvero bisogno, sperando di fare bene.


I SILENZI DI BERTINELLI

Leggiamo sulla stampa locale le dichiarazioni del Sindaco di Pistoia, Samuele Bertinelli, rilasciate dopo l'ennesima puntata del caso giudiziario “appaltopoli” che ha visto l'arresto di Roberto Riccomi, punto di riferimento del locale Partito Socialista.
Troviamo tali dichiarazioni estremamente pericolose e gravi tali da suscitare alcune domande, alle quali ci farebbe piacere ricevere una risposta dal Sindaco Bertinelli: 
1) Nel virgolettato dell'intervista si legge che il Sindaco, che al tempo era capogruppo del Partito Democratico, non era “fra coloro che si sono sorpresi [..] che i lavori pubblici avessero assunto un andamento poco chiaro era evidente. Bastava avere occhi per vedere e orecchie per sentire: costi delle opere che lievitavano dopo l'aggiudicazione dell'appalto a suon di varianti, mancanza di contenziosi sollevati dalle ditte che avevano perso e, al contrario, gran numero di ricorsi presentati dai cittadini espropriati. E poi nei cartelli dei lavori, si vedevano sempre i nomi delle solite cinque imprese...”. 
Vorremmo quindi sapere come faceva ad esser così convinto che qualcosa non andasse?
2) visto che la sua era una carica politica, e non amministrativa, per quale motivo il Partito Democratico di Pistoia non ha provveduto ad aprire una seria riflessione su questa problematica considerando che gli effetti di un malcostume generalizzato nell'amministrare gli appalti non ha investito solo il comune di Pistoia?

Attendiamo, speranzosi, una risposta da parte del Sindaco S. Bertinelli. 

Unione di Centro di Pistoia

venerdì 3 agosto 2012

SOLDI, SOLDI, SOLDI

Più volte abbiamo sollecitato il Sindaco e la Giunta di Serravalle Pistoiese a ridurre l'indennità di carica.
Nel programma elettorale di Serravalle Futura avevamo proposto una riduzione del 20% per destinare al settore sociale le risorse che in questo modo avremmo risparmiato. 
Su questo tema, in campagna elettorale la sinistra di Mungai & co. ha fatto orecchie da mercante, come suol dirsi, evitando di rispondere ai nostri inviti.

Una volta ottenuta la vittoria e insediata la Giunta sull'argomento è calato addirittura un silenzio tombale rotto solo dal consigliere comunista Roberto Daghini che, sbagliando tutte le cifre, si lanciava nell'impossibile missione di dimostrare che gli amministratori sono dei poveracci che già prendono troppo poco.
Eppure, giova sempre ricordarlo, al Sindaco di Serravalle spettano 2.788,86 euro lordi, molto più di un qualsiasi operaio che il comunista Daghini sostiene di rappresentare e di difendere.

Quello che colpisce davvero molto è che, da aprile ad oggi, altre amministrazioni hanno proceduto nel taglio delle indennità proprio nella misura del 20%, quello che insomma Serravalle Futura aveva proposto per prima.

Il Sindaco Mungai
I comuni di Pistoia, Quarrata, Monsummano e la provincia di Pistoia hanno deciso di perseguire una scelta di austerità e di sobrietà che si addice al periodo di crisi che stiamo vivendo.
Queste amministrazioni, tutte governate dal Pd, in cosa sono differenti da Serravalle?
O meglio ancora, perchè Mungai, Querci e gli altri non fanno quello che fanno i compagni di partito?

Poichè, come dicevo, il silenzio è tombale, ho deciso di costringerli a parlare, presentando una mozione che dovrà obbligatoriamente essere discussa e votata in Consiglio. 
In questo modo la maggioranza di sinistra ci dirà in cosa sbagliano i compagni dei comuni vicini oppure, più saggiamente, deciderà per un bel taglio che porterà soldi alle famiglie in difficoltà.

Questo il testo della mozione:

 
Il Consiglio comunale di Serravalle Pistoiese


richiamato l’articolo 1, comma 54, della legge 23.12.2005, n. 266 che dispone la riduzione delle indennità di funzione spettanti ai Sindaci, ai Presidenti delle province e delle Regioni, ai Presidenti delle comunità montane, ai Presidenti dei consigli circoscrizionali, comunali, provinciali e regionali, nonché delle indennità e gettoni di presenza spettanti ai Consiglieri circoscrizionali, comunali, provinciali e regionali, nella misura del 10% rispetto all’ammontare risultante alla data del 30 settembre 2005, il tutto a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge stessa, cioè dal 1° gennaio 2006; 

consapevole delle difficoltà che i cittadini stanno attraversando in questo momento di crisi economica,

Invita

la Giunta comunale del Comune di Serravalle Pistoiese a effettuare scelte di austerità e sobrietà anche da parte dell’amministrazione locale, con il preciso intendo di dare il necessario e dovuto contributo sia economico sia di equità soprattutto nei confronti delle famiglie;

Impegna

la Giunta comunale del Comune di Serravalle Pistoiese a  ridurre del 20% l’importo delle indennità di carica in essere degli Amministratori dell’Ente, Sindaco e Assessori comunali, per le motivazioni meglio indicate in narrativa.

giovedì 2 agosto 2012

MEGLIO TARDI CHE MAI

Il 14 aprile scorso, sollecitato da diversi cittadini, denunciai lo stato di abbandono dei cimiteri comunali (vedi).

La trascuratezza dei cimiteri dimostra lo scarso rispetto per i defunti ma anche per i familiari che si recano al cimitero per un saluto e una preghiera ai propri cari.
A distanza di quasi quattro mesi finalmente l'ammnistrazione comunale comincia a muoversi.
Riporto il comunicato con il quale si annunciano i primi provvedimenti da parte del Comune di Serravalle Pistoiese.


Il Comune di Serravalle Pistoiese ha sollecitato la Cooperativa Co&So al ripristino in breve tempo dello stato più consono dei quattro cimiteri comunali, migliorandone la gestione generale, secondo quanto prevede l'incarico che le è stato affidato.
“Questo è il secondo richiamo che facciamo – spiega l'assessore Luca Santucci – e come  abbiamo detto ai nostri interlocutori, siamo pronti anche rescindere il contratto prima dei tre anni previsti se la situazione non migliorerà in tempi brevi”.

Il Comune ha dato il proprio ultimatum durante un incontro tenutosi martedì 1 agosto, convocando d'urgenza la cooperativa.
L'assessore Santucci e il Sindaco Patrizio Mungai hanno chiesto un confronto con la Co&So a seguito delle molteplici carenze riscontrate nella gestione ed alle molte segnalazioni pervenute dagli stessi cittadini.
Prima dell’incontro l’assessore ha deciso di visitare personalmente i quattro cimiteri, accompagnato in alcuni casi da un tecnico comunale in altri dal Sindaco Mungai.

Durante i vari sopralluoghi a sorpresa sono state scattate foto e rilevate tutte le difformità. È stata quindi redatta una relazione, corredata di immagini, ed inviata alla Cooperativa, che non ha potuto far altro che ammettere le proprie mancanze, impegnandosi nel riordino in breve tempo.
“Presenza di erba in varie zone, vasi ed aiuole non curati e con piante secche, sporco fra le tombe e bidoni della raccolta rifiuti molto spesso strapieni, incuria generale”, queste le principali contestazioni.
In alcuni casi – commenta l'assessore -  ho avuto l'impressione di trovarmi in un cimitero in stato di abbandono”.

La stessa azienda, stando a quanto segnalato da vari cittadini, risulta difficilmente contattabile anche chiamando i vari numeri telefonici di riferimento: “Abbiamo chiesto che fosse fatta una verifica sulle effettive presenze dato che in molti casi ci sono state segnalate assenze prolungate del personale addetto  – continua Santucci – Abbiamo infine richiesto di attuare quelle piccole ma utili migliorie previste nel contratto, come la sostituzione dei flaconi per l'acqua”.

“Se il riordino non dovesse essere fatto, l'amministrazione lo affiderà ad un'altra ditta, addebitando le spese alla Cooperativa – avverte Santucci – Entro la metà del mese di settembre è previsto un nuovo sopralluogo congiunto tra Amministrazione e Cooperativa per verificare che tutto sia rientrato nella normalità”.
Per quanto riguarda il Cimitero di Casalguidi, l'amministrazione ha chiesto inoltre a Publiambiente di portare altri cassonetti all'uscita su via Catavoli mentre entro la fine dell'anno saranno finanziati i parapetti sui vari gradoni.
Fonte: Comune di Serravalle P.se

sabato 28 luglio 2012

TORNO SU MOCHI



A distanza di qualche giorno torno sulle dichiarazioni rilasciate al Tirreno da Renzo Mochi.

L'articolo di Beatrice Faragli del 21 luglio inizia con queste testuali parole pronunciate dall'ex sindaco di Serravalle Pistoiese:  «Non ho rimpianti e neppure mi sento in colpa per aver partecipato ad alcune gite e a qualche battuta di caccia, in quanto il tutto deve essere ricompreso in un contesto di rapporti e di relazioni amichevoli finalizzate a produrre investimenti e ricadute positive per il nostro territorio».

Mi faccio una domanda: ma in Procura di Pistoia li leggono mai i giornali?

sabato 21 luglio 2012

E MOCHI PARLO'


Dopo mesi di assenza, finalmente anche l’ex sindaco Renzo Mochi si è deciso ad uscire dal mutismo che lo aveva stranamente colpito.
Oggi sul Tirreno, in una lunga intervista, ammette tutto, gite, battute di caccia, cene e quant’altro perché un sindaco, a suo dire, deve intrattenere relazioni amichevoli con gli imprenditori che intendono investire sul territorio (cliccare sull'immagine per leggere l'articolo).

Si comprende bene quindi che l’assenza dalle scene di Renzo Mochi non era una sorta di silenzio degli innocenti di cinematografica memoria ma era dovuta al fatto che l’ex sindaco, dopo dieci anni da primo cittadino e altri dieci da vicesindaco, probabilmente stava riordinando i cassetti dei ricordi con le foto, i trofei di caccia, i souvenir raccolti nel ventennio di amichevoli scampagnate con gli imprenditori.

Mochi

Desidero ringraziare Mochi per la sincerità, la sfrontatezza e l’arroganza che mostra anche in questa occasione.
Lui, uomo vero che ti guarda negli occhi, dichara netto che se ne fa un baffo del codice etico annunciato dal suo successore e dal Pd.
Il sindaco, a suo dire, non deve chiedere permesso a nessuno, non deve dimostrare nulla e non deve giustificarsi di nulla, anche se poi, come fatto anche da Mungai, annuncia di voler  ricorrere agli avvocati per tutelare la propria immagine, avvocati che, detto per inciso, non abbiamo  né visto né sentito.

Mochi è straordinario perché rinnega anche tutto quanto sostenuto ad ogni livello dal Pd, il suo partito, che in Lombardia, ad esempio, fa il diavolo a quattro contro Formigoni, proprio perché il presidente della regione si faceva pagare le ferie e quant’altro da imprenditori che investivano a Milano, Bergamo o Como.

Certo che fare il sindaco deve essere un lavoraccio.
Chissà che fatica rispondere a tutti i noiosi inviti degli imprenditori.
 
Una domanda però mi viene immediata e spontanea: gli inviti arrivavano da  tutti gli imprenditori che hanno fatto investimenti nel comune di Serravalle? Proprio tutti tutti? 
O ci sono imprenditori più uguali degli altri, per dirla con  George Orwell?


Federico Gorbi
Capogruppo Serravalle Futura


venerdì 20 luglio 2012

RICICLONI MA TARTASSATI

Alcuni giorni fa abbiamo appreso che il comune di Serravalle Pistoiese è stato premiato da Legambiente per l’edizione 2012 dei Comuni Ricicloni.
Serravalle ha raggiunto 72% di raccolta differenziata nel 2011, mentre nei primi mesi del 2012 la quota, grazie al porta a porta, si è assestata tra il 90 e il 92%.
Nell’occasione, l’assessore Luca Santucci ha riconosciuto che il merito va dato“a tutti i cittadini, le aziende e tutti quelli che hanno contribuito al raggiungimento di questo prezioso risultato”.
Santucci
Poche settimane prima però, il sindaco Patrizio Mungai, rendendo note percentuali un po’ diverse, annunciava un’attività di verifica e monitoraggio da parte di Publiambiente su tutte quelle utenze, domestiche e non domestiche, che presentavano dati anomali sugli svuotamenti dei contenitori.
Da allora infatti i cittadini sono stati contattati telefonicamente da parte di Publiambiente per capire in modo piuttosto brusco e inquisitorio coma mai sono stati fatti pochi svuotamenti dei contenitori grigi, quelli destinati alla raccolta indifferenziata, gli unici contenitori a pagamento.
Mungai
La questione allora non è, come dice Mungai, quella di “tutelare chi ha deciso di comportarsi correttamente e di gestire i rifiuti in modo conforme al nuovo servizio” ma è semplicemente una questione meramente economica a vantaggio di Publiambiente.
Il Comune non può da una parte gioire per gli alti livelli di raccolta differenziata ma contemporaneamente rammaricarsi per i pochi svuotamenti di indifferenziata con  i contenitori grigi a pagamento.
I cittadini evidentemente stanno facendo molta attenzione a come smaltire i propri rifiuti e spesso pagano per il grigio pur non avendo raggiunto nemmeno il numero minimo di svuotamenti annui previsto per ogni nucleo familiare.
La verità è che Publiambiente aveva previsto di fare molta più cassa con gli svuotamenti grigi a pagamento, alla faccia dell’attenzione all’ambiente e del riciclo dei rifiuti.
Mungai quindi non si presti ai giochetti della società addetta allo smaltimento dei rifiuti, ma pensi a difendere i cittadini che sono stanchi di ricevere certe telefonate inopportune e fastidiose dagli investigatori di Publiambiente.

Federico Gorbi
Capogruppo Serravalle Futura

martedì 17 luglio 2012

IL CULO CON LE QUARANT'ORE

Ho sempre apprezzato la lucidità di Renzo Bardelli ma devo ammettere che le vicende della discarica del Cassero e delle gite culturali pagate agli amministratori pubblici hanno obnubilato l'acutissimo intelletto dell'ex sindaco di Pistoia (vedi http://quarratanews.blogspot.it/).

Come dice anche il blogger Edoardo Bianchini a una domanda non si risponde con un'altra domanda.

Aggiungo che leggendo la domanda di Bardelli sul perchè ho lasciato la Dc mi è tornato alla mente un famoso e forse mitologico episodio di storia locale. Una popolana fiorentina presente nella Chiesa dei S.S. Apostoli durante le celebrazioni per le quarant'ore, sentendosi sfiorata nel fondoschiena, assestò un ceffone al colpevole il quale, volendo giustificare il proprio gesto addossando la colpa alla calca, affermò: "mi scusi ma sono le quarant'ore".
Ecco a Bardelli potrei rivolgermi come la donna rispose in quella occasione: "ma che c'entra il culo con le quarant'ore!".

Che c'entra, cioè, la storia della Dc con il malcostume degli amministratori locali che si facevano pagare le ferie dalla Pistoia Ambiente, società sottoposta al controllo degli stessi amministratori?

Se rispondessi così però farei come esattamente fa Renzo Bardelli, risponderei a una domanda con una domanda e siccome non voglio sottrarmi alle sue richieste risponderò.

Caro Bardelli, ancora una volta sbagli ed è per questo che penso che i miasmi della discarica ti abbiano annebbiato i ricordi e forse anche la tua ben nota capacità di analisi.

Non sono mai uscito dalla Dc, è la Dc che è uscita dalla storia.

Le vicende successive di chi aveva vissuto l'esperienza democratica cristiana sono varie e anche io ho continuato, come altri, ad impegnarmi nelle formazioni che ritenevo sul momento più affini al mio credo politico, come d'altra parte hai fatto anche tu, dopo aver lasciato il Pci.

Ora che ho risposto alla tua domanda, per favore, in nome di quella amicizia che richiami, vorresti raccontare a tutti come andò quel burrascoso consiglio di amministrazione di Pistoia Ambiente che portò alle tue immediate dimissioni?

Federico Gorbi
 

lunedì 16 luglio 2012

SOLIDARIETA'

Apprendiamo dai giornali di questa mattina che l’assessore ai lavori pubblici e ambiente di Serravalle Pistoiese, Luca Santucci e la sua fidanzata Sara sono stati aggrediti, poco dopo la mezzanotte di sabato sera, da cinque malviventi il cui scopo era rubare l’incasso della festa del Pd di Masotti. 

L’Unione di Centro di Pistoia rifiuta con forza con atto di violenza ed esprime il massimo sostegno e la propria solidarietà a Luca e Sara e augurandosi che i cinque malviventi vengano rintracciati quanto prima.


Udc Pistoia

martedì 3 luglio 2012

CHIAREZZA

Renzo Bardelli, ex presidente di Pistoia Ambiente, la società proprietaria della discarica del Cassero, nonostante la calura estiva, ha sentito la necessità di spiegare l'origine e la bontà delle gite pagate dalla società che ha presieduto per quattro anni.
Bardelli sostiene nel suo articolato intervento che la discarica sotto la sua presidenza si caratterizzò per una serie di iniziative di carattere sociale: "la più bella e significativa nel 2001 quando con un pullmann di 60 cittadini, TUTTI delle frazioni del  Comune di Serravalle, andammo a salutare la conclusione dell’attività ciclistica di Franco Ballerini con la classica Parigi-Roubaix.   
Una scelta esemplare, che funse da apripista a periodiche gite a sfondo turistico-culturale" (http://www.renzobardelli.it/).

In occasione di questa generosa difesa della Pistoia Ambiente da parte di Bardelli né io né gli altri consiglieri del gruppo Serravalle Futura abbiamo ritenuto opportuno rispondere all’ex presidente mecenate perché abbiamo un ruolo politico e i nostri interlocutori sono all’interno delle Istituzioni e non cerchiamo né vogliamo un confronto con imprenditori privati che, giustamente, svolgono il loro ruolo su un altro piano, che non deve e non può essere di natura politica.

 
Oggi però siamo costretti ad intervenire perché Bardelli ha rettificato (http://quarratanews.blogspot.it/) quanto da lui precedentemente dichiarato. Già, perché la gita dei tifosi di Ballerini, come in effetti risultava anche a noi, non fu pagata da Pistoia Ambiente. Chi volle partecipare si frugò tasca e pagò il viaggio e quant’altro, con  autentico spirito sportivo, per andare a sostenere l’indimenticato Franco Ballerini nella sua ultima Parigi-Roubaix.
A questo punto però viene meno la prima ricostruzione storica delle gite turistico-culturali e cade tutto l’impianto che Bardelli definisce  “la grande scelta  di organizzare iniziative  sociali”.
Infatti non è vero che la partecipazione alle gite era “libera e democratica” come sostiene l’ex presidente di Pistoia Ambiente, usando il ricordo di una gita che era sì libera, democratica e soprattutto nota a tutti, ma non pagata dalla società proprietaria del Cassero.

Se le gite erano libere, democratiche e conosciute da tutti avrebbero visto la partecipazione di semplici cittadini, magari residenti nei pressi della discarica, che invece non hanno mai saputo nulla di viaggi a Madrid, a Sorrento, a Torino o negli Stati Uniti.
Oppure la partecipazione libera e  democratica è applicabile solo a chi è sindaco, vice-sindaco, funzionario del Comune, funzionario della Provincia e quant’altro?
E visto che Bardelli ha sentito la necessità di intervenire, perché non ci racconta lui chi c’era a queste gite? 

Poi, già che c’è, Bardelli ci potrebbe raccontare anche perché si dimise improvvisamente da presidente, lasciando la carica a Roberto Talini, già funzionario all’ambiente della provincia (quindi colui che fino al giorno prima controllava l’attività della discarica) al quale è succeduto Alfio Fedi, ex assessore provinciale all’ambiente, colui che, per la carica ricoperta, autorizzò l’apertura della discarica del Cassero.

giovedì 28 giugno 2012

SENSO DELLE ISTITUZIONI

La maggioranza chiede un confronto serio e costruttivo alle minoranze.
Ma come è possibile credere all'affidabilità di certi interlocutori quando sulla pagina facebook del Comune di Serravalle si pubblicizza una festa di partito?




giovedì 21 giugno 2012

COMUNISTI PER IL CAPITALISMO

Roberto Daghini, consigliere di maggioranza e rappresentante comunista della coalizione di centro-sinistra che governa Serravalle, attraverso il blog Quarrata news (vedi) ci risponde in merito alla questione delle indennità che spettano ai componenti della giunta comunale.

E' ormai abbastanza chiaro che a Daghini è stato assegnato dalla maggioranza il ruolo di kamikaze, il soldato giapponese che si gettava con l'aereo carico di esplosivo sulle navi americane, cosa che certamente Daghini saprà essendo appassionato di storia, come dimostra la sua ricostruzione sul ruolo dei podestà della quale ha voluto gentilmente rendermi edotto.

Solo che il kamikaze è un ruolo delicato, bisogna saperlo fare, perchè altrimenti si rischia di perdere un pilota coraggioso, senza affondare nessuna nave nemica.
In questo caso Daghini ha mancato completamente il bersaglio.

Prima di tutto non so come Roberto Daghini, comunista verace,  riesca a motivare la sua tesi  davanti a un suo elettore, magari operaio cassaintegrato, definendo "poca cosa"  l'indennità del sindaco di Serravalle, pari a 2.788,86 lordi (non 3.000 come da lui dichiarato).

Ma questi sono problemi suoi.
Il punto vero è un altro: Daghini, evidentemente istruito male, ha sbagliato tutti i conti. Le indennità di sindaco e assessori non sono diverse se i comuni superano o meno i 15.000 abitanti.
No caro Daghini. Le indennità sono determinate dal decreto ministeriale 119 del 4 agosto 2000, poi corretto con la legge finanziaria 266 del 2005.
Il suddetto decreto prevede una distinzione di indennità in base alla popolazione certo, ma, tra le molte fasce di popolazione ce n'è una che va dai 10 mila ai 30 mila abitanti.

Serravalle (11.561 abitanti) e Quarrata (25.644 abitanti) appartengono alla stessa fascia e pertanto l'indennità del sindaco e degli assessori è identica.

Ora Daghini lasci perdere l'antifascismo di maniera che usa nelle sue spiegazioni e ci racconti perchè Mazzanti e la sua giunta riescono a rinunciare al 20% dell'indennità mentre Mungai & soci non possono farne a meno.


Federico Gorbi
Capogruppo Serravalle Futura

martedì 19 giugno 2012

I TAGLI DEI COMUNISTI

Marco Mazzanti
Il sindaco di Quarrata, Marco Mazzanti, ha deciso di tagliare del 20% la propria indennità e quella degli assessori che compongono la sua giunta.
Le risorse che verranno risparmiate saranno destinate "in favore della popolazione in stato di bisogno", come si legge nelle dichiarazioni dello stesso Mazzanti.


Prima di lui la medesima decisione era stata presa dal sindaco di Pistoia, Samuele Bertinelli.
Nel programma elettorale di Serravalle Futura era chiaramente riportata lo stesso tipo di proposta che siamo felici venga ripresa da diversi sindaci.

Purtroppo a Serravalle invece tutto tace. Anzi, in campagna elettorale l'idea di tagliare le indennità era stata ferocemente avversata da Patrizio Mungai, oggi sindaco, e da Simona Querci, oggi vicesindaco.
 
E' inevitabile domandarsi cosa distingua Mazzanti e Bertinelli da Mungai e Querci, visto che appartengono tutti allo stesso partito, il Pd, che ha sempre fatto del sostegno ai bisognosi una propria bandiera.

Evidentemente, in alcuni casi, l'aiuto a chi ha perso il lavoro può essere dato purchè non metta in discussione il proprio tornaconto.
Insomma, come diceva Winston Churchill, "comunisti con i soldi degli altri".


Federico Gorbi
Capogruppo Serravalle Futura