venerdì 24 maggio 2013

MONTINI E IL LINGUAGGIO VETERO-SINISTRORSO

Scrive Massimilino Montini, capogruppo del Pd di Serravalle Pistoiese:

Massimiliano Montini
"Mi ero ripromesso di non intervenire sull’argomento Unioni Civili, ma dopo aver letto quanto scritto dalla minoranza ritengo opportuno rispondere. Anzitutto osservo come un argomento, definito inutile, scaldi così tanto gli animi dell’opposizione. Forse non è poi così inutile.
Faccio notare che nessuno di noi ha mai messo in dubbio l’istituto del matrimonio. Il nostro intento è quello di sollevare la questione per cercare di dare una risposta ad una situazione che già esiste nella realtà italiana, e non solo. Non vedo proprio come l’allargamento della base dei diritti possa essere un male in questa società. La minoranza parla di norma, di normale e di eccezionale: trovo alquanto singolare come tali parole possano essere usate con superficialità parlando di persone. Sembra quasi che chi decida di convivere al difuori del matrimonio non sia normale.
Mi chiedo quante persone “non normali” siano residenti nel nostro Comune. E mi chiedo quante persone “eccezionali” vivano in questo mondo, dato che l’Italia è uno dei pochi paesi occidentali a non avere alcuna fonte normativa che regoli le unioni civili.
Evidentemente, secondo la minoranza, viviamo circondati da eccezioni.
Noi non vediamo alcuna eccezione ma semplicemente persone che decidono di vivere assieme adottando forme diverse dal matrimonio.
Non riteniamo giusto che le persone vengano discriminate a causa di una loro scelta personale che contrasta con certi dogmi di comportamento.
Il gruppo di maggioranza Centrosinistra per Serravalle è unito e non c’è stata alcuna spaccatura.
Al nostro interno c’è chi ha sentito l’esigenza di non votare assieme al resto del gruppo su una questione che investe la sensibilità personale. Ritengo che ciò sia legittimo e non vedo alcun problema.
La nostra forza, la nostra vera forza, è il dibattito e il confronto continuo e ancor più è il palesare apertamente le differenze di pensiero, senza per questo avere il timore di essere considerati diversi.
Molto peggio, invece, è uscire dall’aula del Consiglio facendo finta di niente quando si mette in votazione un argomento su cui non si è d’accordo con gli altri membri del gruppo di minoranza. Esporsi in prima persona è sempre un rischio ma noi lo accettiamo volentieri".

Montini, secondo la buona scuola vetero-sinistrorsa, travisa il discorso, fingendo di non capire e piegando i concetti "pro domo sua".
Nessuno ha parlato di normalità contrapposta alla a-normalità. Piuttosto abbiamo parlato di persone che si sottopongono a norme, e per questo normate e normali, e di altre persone che invece rifiutano legittimamente il contratto matrimoniale, rifiutando le norme, i diritti e i doveri che lo regolano.
Andando ad istituire il registro delle coppie di fatto si va ad applicare una norma a persone che invece vogliono rifiutare qualunque tipo di vincolo, ledendo quindi la loro libera scelta.
Si contraddice quindi proprio quel principio di libertà che Montini vorrebbe difendere.
La verità è che la maggioranza di Serravalle Pistoiese, per rincorrere gli alleati di Rifondazione Comunista e di Sel, si sta spostando sempre più a sinistra su inutili battaglie ideologiche che servono a nascondere la mancanza di idee programmatiche concrete e a far distrarre i cittadini dagli aumenti di Imu e Irpef che ci hanno regalato.
Certo dispiace vedere che il Pd di Serravalle si arrocca ad un passato politico ormai superato da molti altri componenti dello stesso partito a tutti i livelli.

Federico Gorbi

mercoledì 22 maggio 2013

MAGGIORANZA SPACCATA SUL REGISTRO DELLE COPPIE DI FATTO

La maggioranza di sinistra del Comune di Serravalle Pistoiese si è spaccata sulle coppie di fatto. La mozione di Roberto Daghini (Rifondazione Comunista) che invitava il Comune ad istituire un registro anagrafico per tutte le situazioni di convivenza, sia etero che omosessuali, è stata approvata a maggioranza ma con il voto contrario dei consiglieri comunali di Serravalle Futura, del Pdl e di Gianni Catalano (Pd).

Il registro non serve a nulla, poichè non ha alcun valore giuridico, come ammesso dallo stesso Daghini, ma è servito a sventolare una bandiera ideologica che non interessa minimamente ai cittadini di Serravalle.

Ritengo anche che il registro verrà rifiutato proprio da coloro che potenzialmente potrebbero esserne  coinvolti: nel diritto la norma codifica una regola di comportamento, in filosofia norma equivale a regola, in statistica la norma è il dato più frequente.
Insomma chi è normale semplicemente non è un'eccezione, ma per questo non per forza deve avere un significato negativo. 

Viceversa, chi è eccezionale può esserlo sia in termini estremamente positivi ma anche in modo estremamente negativo ma, in generale, le eccezioni non si regolano e, soprattutto, chi rientra nelle eccezioni (vedi gli artisti) di solito non vuole essere sottoposto a regolamento o a disciplina. 

Noi invece lo abbiamo fatto istituendo il registro delle coppie di fatto. 
Insomma abbiamo voluto sottoporre a norma proprio chi non vuole sottostare ad alcuna regola.

Federico Gorbi

lunedì 20 maggio 2013

INUTILE, COSTOSO E DANNOSO: IL REGISTRO DELLE UNIONI CIVILI

La proposta del Consigliere di Rifondazione Comunista, Roberto Daghini, di istituire il registro delle unioni civili nel Comune di Serravalle Pistoiese appare come un diversivo strategico, volto a sviare l’attenzione dei cittadini dai problemi strutturali che incombono su una maggioranza che, nel primo anno di mandato, ha saputo solamente aumentare l’Imu e l’Irpef senza dare nulla in più in termini di servizi o di investimenti. Daghini cerca di nascondere la verità di una maggioranza incartata su se stessa che non brilla per creatività e non ha alcuna prospettiva politica di respiro.

Inoltre la proposta di Daghini ha solo il sapore dell’ideologia, cosa della quale il Paese ha meno bisogno, specie in questo momento di crisi, e serve a spostare il dibattito dalle vere necessità a quelle ridicolaggini delle quali nessuno sente davvero il bisogno.

Infine, nonostante le ristrettezze economiche, i cittadini di Serravalle si troveranno costretti anche a spendere un po' di soldi per accontentare i desideri di Daghini, poichè l'istituzione di un registro deve essere preceduta da un apposito regolamento da scrivere ed esaminare in alcune sedute di commissione (che costano) e da approvare in una seduta di Consiglio (che costa) e dovrà essere infine attuata da appositi uffici comunali (che costano). Tutto questo senza alcun beneficio per i cittadini del nostro Comune.

In ogni caso, l’idea di istituire il registro delle unioni civili troverà la nostra decisa opposizione perché è:

1) Inutile: il registro per le coppie di fatto non ha alcuna efficacia giuridica, perché la potestà di disciplinare situazioni di diritto familiare non rientra nell'autonomia regolamentare degli Enti Locali. 

2) Non necessario: non vi è alcuna esigenza e urgenza sociale, nel nostro Comune. Le esigenze e i bisogni dei nostri cittadini sono altri e ben più importanti di un registro, che non darebbe sollievo ad alcuno, perché inutile. E’ solo il caso di rilevare, a tal proposito, che nei Comuni in cui il registro è stato istituito le adesioni sono state nulle, o molto scarse.

3) Superfluo: le coppie di fatto, nel nostro ordinamento giuridico godono già della maggior parte dei diritti riconosciuti alle coppie coniugate e non hanno bisogno di un registro che non regala loro alcun ulteriore diritto, in quanto irrilevante giuridicamente.

4) Dannoso: l’istituzione di tali registri potrebbe risolversi, illegittimamente, in una sottrazione ingiusta di diritti e di risorse alle famiglie fondate sul matrimonio, che offrono una base certa e sicura di stabilità e coesione sociale, a beneficio, invece, di quelle unioni, che non intendono assumersi alcun impegno e dovere davanti alla società e allo Stato e che hanno nella loro precarietà la caratteristica principale.

5) Ingiusto: perché, illegittimamente e impropriamente, il Comune potrebbe far concorrere, nell’elargizione di diritti, sia chi non vuole assumere pubblicamente alcun dovere e impegno sia chi, invece, sceglie di fondare la propria unione sul matrimonio assumendo così quei doveri e obblighi previsti dalla legge. 

6) Pericoloso: il registro delle coppie di fatto, tra l’altro, accentua la tendenza, sempre più aggressiva, che rende ogni ora più liquidi, inconsistenti, relativi e privi di un autentico senso di responsabilità i rapporti sociali e interpersonali, così minando profondamente la coesione sociale del nostro popolo.

Molti sono i cittadini di Serravalle Pistoiese che hanno a cuore la famiglia fondata sul matrimonio, così come riconosciuta dall’art. 29 della nostra Costituzione, e con loro ci batteremo perché questa non sia snaturata da mezzi ideologici, pretestuosi ed inopportuni, come il registro delle coppie di fatto, che il consigliere Daghini vorrebbe istituire.

Federico Gorbi
Capogruppo Serravalle Futura

venerdì 17 maggio 2013

DISOCCUPATI DI SERIE A E DISOCCUPATI DI SERIE B?

E' cosa comune, soprattutto in questi momenti di crisi, che chi cerca lavoro si offra proponendo alle aziende il proprio curriculum vitae. E' cosa altrettanto comune che questi curriculum siano inviati via fax o mail invece che essere portati a mano.

Secondo me è assai meno comune che il fax usato per inviare i curricula sia quello di un Ente pubblico.


Da qualche amico ho appreso, per esempio, che un disoccupato di nazionalità albanese (per motivi di privacy ho eliminato tutti i riferimenti che potessero ricondurre alla sua identità) ha inviato il proprio curriculum vitae a diverse aziende di Casalguidi, Cantagrillo e Quarrata, utilizzando il fax del Comune di Serravalle Pistoiese, come si vede dalle immagini.

Per questo motivo ho presentato un'interrogazione al Sindaco di Serravalle Pistoiese della quale riporto il testo integrale:

Al Sindaco del Comune di Serravalle Pistoiese

Oggetto: interrogazione



In merito alla volontà di razionalizzazione delle spese correnti che non può

che riguardare ogni amministrazione a qualunque livello istituzionale si ponga,
sono a chiedere conto del fax allegato alla presente.


Il documento è stato ricevuto da diverse aziende, sia del nostro territorio
comunale che di comuni limitrofi, e riporta l'offerta di lavoro e il curriculum
vitae di una persona che si presume essere in questo momento disoccupata.

Le chiedo di sapere se questo è un servizio effettuato dal nostro Comune,
quali siano i costi relativi a tale servizio, quali siano i modi di accesso a
tale servizio e, infine, se ritiene che tale servizio sia ampiamente conosciuto
da tutte le persone in cerca di lavoro.

In attesa di una Sua risposta, La saluto cordialmente.





Il Sindaco ha risposto non negando il fatto (e come avrebbe potuto?) ma riportandolo nei confini dei compiti assegnati al Centro per l'Impiego che è presente nelle sedi del Comune di Serravalle Pistoiese a seguito della convenzione stipulata con la Provincia di Pistoia.

Il Sindaco sottolinea anche il fatto che per ridurre le spese si è deciso di rivedere le funzioni di questo sportello riportandolo ad un ruolo di sola informazione, mediante bacheca.
Da ora in poi, coloro che cercano lavoro dovranno rivolgersi agli sportelli dei Centri per l'impego di Quarrata, Pistoia e Monsummano.

Quindi i disoccupati non potranno più inviare il proprio curriculum dai fax del Comune.

Bene così. 
Però, a questo punto, mi sorge un dubbio. 

Tutti i disoccupati, fino ad oggi, sapevano di poter utilizzare i fax del Comune per cercare lavoro o questa possibilità era riservata solo a pochi?
Il fax in questione riguarda un cittadino albanese. Senza che possa essere accusato di razzismo, un'idea che mi è assolutamente estranea da sempre, il servizio fax era a disposizione di tutti, anche di quegli italiani che con le loro tasse pagano le bollette telefoniche del Comune?

Federico Gorbi

venerdì 10 maggio 2013

UN BILANCIO FATTO SOLO DI TASSE

La storia si ripete. Come a suo tempo  fece la giunta Mochi subito dopo le elezioni,  portando l'addizionale IRPEF dallo 0,2 % allo 0,4%, così oggi la Giunta Mungai aumenta  la stessa dallo 0,4%   allo 0,7%  per cercare di recuperare 400 mila euro che servono per far quadrare il bilancio del 2013.
Naturalmente la maggioranza non trova di meglio che chiedere ancora sacrifici alle famiglie che, vista la situazione economica generale, sono ormai in grande difficoltà.

Noi invece siamo dell'idea che debba essere completamente ripensato e razionalizzato il livello di copertura dei costi dei servizi offerti dal Comune ai cittadini garantendo la massima equità.
Il gruppo Serravalle Futura ha condotto una battaglia per cercare di ridurre il costo della macchina amministrativa, per eliminare gli sprechi, per ridurre le spese e per razionalizzare  al meglio la gestione delle finanze, come, ad esempio, proponendo varie soluzioni per la gestione del parco automezzi, soprattutto per i pulmini scolastici che sono in pessime condizioni ma che hanno altissimi costi di manutenzione (500 euro al mese solo di riparazioni per ogni scuolabus).
Con questo si è reso evidente che è stata mal programmata la loro eventuale sostituzione e, per questo motivo, abbiamo anche suggerito di valutare una esternalizzazione del servizio bus scolastici,  come fanno già tanti Comuni,  senza ridurre né la qualità né la sicurezza dei bambini, anzi garantendola ancora di più.


Nella lunga lista di sprechi abbiamo segnalato più volte come i costi degli appalti lievitino molto, troppo, rispetto a quanto stabilito in fase di programmazione. Abbiamo criticato i costi della telefonia e di altre spese superflue, come affitti per edifici non utilizzati o sotto-utilizzati, davvero troppo alti: un’attenta riduzione di questi costi insieme al taglio del 20% delle indennità di tutti gli amministratori (molte giunte di sinistra della provincia l'hanno fatta) avrebbe portato a un risparmio generale di circa 250 mila euro e questo avrebbe consentito di ritoccare l’aliquota irpef solamente dello 0,1%.

Siamo fermamente convinti che  questi aumenti di tariffe  e tasse comunali (ricordiamo che era già stata aumentata anche l’Imu) siano scandalosi anche in relazione al fatto che  il Comune non offre servizi di qualità ai cittadini, non esistono giardini curati e parchi pubblici degni di questo nome, nonostante il nostro territorio sia  in piena campagna, non si realizzano spazi destinati ai nostri amici a quattro zampe, non nascono aree  polivalenti per giovani e anziani.
Tutto questo in un Comune, vogliamo ricordarlo ai cittadini come abbiamo già fatto in Consiglio Comunale, dove il 50% degli 800 mila che PistoiaAmbiente versa al Comune per la discarica del Cassero, vanno ad alimentare la spesa corrente.

Cosa faremo quando questa discarica non ci sarà più? Chiuderemo il Comune dichiarando fallimento? Aumenteremo ancora le tasse?  Aumenteremo in maniera vertiginosa le rette scolastiche?
La maggioranza di sinistra continua a non progettare una razionalizzazione delle spese, anzi le ha aumentate rispetto allo scorso anno senza offrire servizi in più.
Serravalle Futura non è responsabile degli aumenti di addizionale IRPEF, dell'IMU e degli sprechi messi in atto dalla maggioranza, ma al contrario ha cercato di fare di tutto per trovare soluzione alternative e per migliorare la programmazione del Comune ma c’è chi purtroppo continua ad andare per la propria strada, quella sbagliata

Gruppo Serravalle Futura

lunedì 6 maggio 2013

ADDIO GIULIO ANDREOTTI

Anche a nome di tutti gli amici dell'Udc di Pistoia desidero esprimere il cordoglio del nostro partito per la scomparsa del Sen. Giulio Andreotti.

Per noi è stato un punto fermo al quale guardare con ammirazione per la lucida analisi politica e per le grandi doti di mediazione mostrate nei momenti più difficili della storia del nostro Paese.

Nel ricordarlo come Padre Costituente della nostra Repubblica, come uomo di Stato e come una delle guide più autorevoli della Democrazia Cristiana, vogliamo citare anche il coraggio e il rispetto delle Istituzioni che lo contraddistinsero quando, messo sotto accusa
davanti alla Legge, non si sottrasse al giudizio nè mise mai in discussione il ruolo e i doveri della magistratura.

Ci auguriamo che il suo ricordo e soprattutto il suo esempio restino vivi negli italiani, soprattutto in coloro che si dedicano all'attività politica nelle Istituzioni.

Federico Gorbi
Segretario Provinciale
Udc Pistoia