lunedì 11 giugno 2012

QUESTIONE MORALE 2

In seguito alle 23 ordinanze di custodia cautelare eseguite questa mattina per i reati di turbativa d'asta, concussione e corruzione vengono spontanee alcune riflessioni.
 
Premetto che ho piena fiducia nell'opera della magistratura e delle forze dell'ordine che hanno svolto le indagini ma ricordo che bisogna essere sempre garantisti fino a che un processo non determini con certezza le responsabilità dei singoli.
Certo appare curioso il fatto che praticamente la totalità delle aziende che svolgono lavori pubblici nella nostra provincia sia coinvolta nell'indagine.
Se così fosse, e non è da escludere, appare inverosimile che tutto il sistema di corruzione si fosse retto sul metodo creato da un solo uomo, quel Marcello Evangelisti responsabile dei lavori pubblici del Comune di Pistoia, che invece di chiedere soldi per sè costringeva le ditte a sponsorizzare le manifestazioni culturali del Comune.
 
Possibile che la sensibilità culturale spingesse Evangelisti a rischiare così tanto non per la solita tangente, così diffusa in Italia, ma per uno scopo nobile quale la buona riuscita delle manifestazione per una più ampia conoscenza musicale?
E' credibile poi che l'unico politico coinvolto sia Roberto Riccomi, personalità certo di spicco del Partito Socialista pistoiese che però non ha avuto negli ultimi decenni responsabilità dirette di governo di alcun comune?
 
Certo i socialisti sono in maggioranza a Pistoia come in altre realtà locali, ma possibile che solo il rappresentante di questo partito fosse all'interno della "cricca" che controllava gli appalti pubblici?
Infine, gli imprenditori coinvolti, sono tutti chiamati in causa con pari responsabilità o, tra di essi, c'è chi più che corruttore era semplicemente concusso, cioè costretto ad aderire ad un sistema per poter lavorare?
Spero che a queste domande presto la magistratura possa dare tutte le risposte.
 

5 commenti:

Anonimo ha detto...

CONCORDO IN PIENO

Anonimo ha detto...

.... ma è mai possibile che la politica abbia abdicato al proprio ruolo e il controllo sia ormai prerogativa della magistratura?
Renata Fabbri (da Facebook)

Anonimo ha detto...

Capisco e condivido tutto quello che scrivi. Penso che sia da tenere in conto l'ipotesi di chi comuunque ha cercato di lavorare anche per continuare a dare lavoro...penso quindi che o gli enti pubblici si fanno iavori in proprio oppure il sistema di aggiudicazione degli appalti abbia bisogno di una seria revisione.
Paola Fortunati (da Facebook)

Anonimo ha detto...

Questione morale? Così fan tutti! Hanno già fatto tre o quattro leggi su come fare gli appalti pubblici e sempre in peggio. I dirigenti e funzionari hanno ampia autonomia e responsabilità nei procedimenti però sono soggetti a verifica e controllo dalle direttive delle giunte che in genere non ci sono perchè questi funzionari hanno il diploma, no quello di ingegneri o geometri, ecc, ma la tessera del PD.
Pierluigi Beneforti (da Facebook)

Anonimo ha detto...

leggendo i giornali oggi si rimane allibiti ma è vero resta la sensazione che non tutto sia stato detto.
Luca