martedì 10 settembre 2013

UNIONI CIVILI SI, FAMIGLIE DI FATTO NO

Il Consiglio comunale di Serravalle Pistoiese ha definitivamente approvato il regolamento del registro delle coppie di fatto.

Su proposta del Consigliere di Rifondazione Comunista Roberto Daghini, la maggioranza ha provveduto ad istituire un registro totalmente inefficace da un punto di vista legale al solo scopo di portare avanti una battaglia ideologica.

Pur esprimendo tutta la nostra contrarietà ad un simile provvedimento siamo riusciti comunque ad apportare qualche modifica sostituendo il termine "famiglia di fatto" con il termine "unione civile". La ragione risiede nel fatto che la Costituzione italiana, all'articolo 29 recita: "La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio".

La famiglia nasce dunque dal matrimonio, civile o religioso che sia, e definire famiglia qualunque altro patto sociale tra due persone va contro la Costituzione.

Certo pur avendo modificato il testo rimane la nostra totale contrarietà ad un provvedimento, definito dallo stesso Daghini con il termine di "aria fritta", che non serve a nulla in termini pratici ma che tende solo a scimmiottare il matrimonio (anche per registrarsi come unione civile servono due testimoni, ma cosa dovrebbero testimoniare?) volendo imporre un modello di società distante dalla realtà delle cose, realtà che vede tante famiglie sposate e con figli vivere momenti di grave difficoltà economica.

Ma per motivi ideologici la maggioranza preferisce parlare di "aria fritta" e apostrofare la minoranza come "retrograda e bacchettona", secondo le parole dello stesso Daghini.
Insomma una maggioranza sempre più spostata a sinistra e sempre più distante dal mondo reale.


Federico Gorbi
Capogruppo Serravalle Futura