sabato 24 gennaio 2015

OPERA BUFFA IN CINQUE ATTI APPARSA SU LINEE FUTURE, QUOTIDIANO ON-LINE

ATTO I: QUEL BELL’IMPICCIO DELLE CASSE DI ESPANSIONE


Le casse di espansione, stanno per diventare il teatro di una battaglia che si è aperta tempo addietro ma che ora è arrivata alla prima stazione e inizia a segnare il passo. Se non andiamo errati, il Tribunale delle Acque ha deciso di dare la ragione a uno dei proprietari dell’area e ad altri cittadini di Casalguidi che si erano opposti alla decisione dell’amministrazione comunale, irremovibile nella volontà di realizzare, nella zona che vedete, delle casse di espansione per creare spazi di messa in sicurezza del territorio. «Ma se osservate bene la foto aerea – ci ha detto Ermanno Bolognini, consigliere di minoranza – non potrà sfuggirvi che il torrente Stella si trova a nord rispetto alle casse stesse, e per giunta in posizione più bassa. Dunque, siccome l’acqua va alla china e non sale, non credo, e con me molti altri cittadini, che la scelta della Giunta serravallina sia stata felice…».
Bolognini ci dice di più. Aggiunge che l’opera costò 2 milioni di euro, ma, proprio perché l’acqua scorre verso il basso, il comune fu costretto a prevedere delle idrovore di una certa potenza per sollevare l’acqua stessa. Idrovore che sarebbero costate 90mila euro l’una: due o tre pompe a ritmo continuo. Bolognini non sa dire di più con precisione. È certo che, dopo la sentenza, si crea un bell’impiccio per Eugenio Patrizio Mungai e per i suoi compagni di Giunta. Il terreno dovrà tornare al proprietario o cos’altro? E chi dovrà rispondere di tutto un lavorìo che sembra non aver portato da nessuna parte ed essere stato solo una inutile spesa? Per il momento non siamo in grado di aggiungere altro, ma siamo convinti che il 2015 per la Giunta di Serravalle non sia iniziato sotto la migliore stella…


ATTO II: «CASSE DI ESPANSIONE? FACCIAMO CHIAREZZA»


Salve, dottor Bianchini. Leggo la notizia relativa alle casse di espansione, e interrompo il mio silenzio stampa, per chiedere a tutti i consiglieri di minoranza e maggioranza che abbiano un minimo d’amor per questo comune di far richiesta al Sindaco di formalizzare in consiglio comunale, e nelle sedi istituzionali opportune, le dovute spiegazioni di come sono andate realmente le cose.
Se vi sono delle responsabilità oggettive di qualcuno che nell’ambito dell’amministrazione non abbia fatto fino in fondo il suo dovere “creando formalmente un danno” , sia individuato e chiamato a pagare i danni economici e giudiziari se vi sono tali estremi.
E di non far pagare questo ulteriore danno ai cittadini che non ne possono più di questa cattiva amministrazione della vecchia e nuova giunta: forse è per questo che in campagna elettorale il Pd presentava il Sindaco Eugenio Patrizio Mungai dell’usato sicuro? Forse perché doveva gestire tutte queste magagne che stanno emergendo?
Spero che sia accolta questa mia richiesta.
Gianni Manigrasso, ex Consigliere



ATTO III: «MANIGRASSO, CHIEDILO DIRETTAMENTE A BOLOGNINI!»


Leggo sul vostro quotidiano on line un sollecito da parte dell’ex consigliere comunale Gianni Manigrasso affinché i consiglieri comunali di Serravalle Pistoiese, di maggioranza e di minoranza, chiedano delucidazioni al Sindaco sulle questioni sollevate dal consigliere Ermanno Bolognini relative alle casse di espansione di via Rinascita. Non so se il Sindaco risponderà alle istanze del consigliere Bolognini. Senza dubbio me lo auguro, vista l’importanza dell’argomento.
Intanto però l’ex consigliere Manigrasso potrebbe chiedere tutte le spiegazioni del caso allo stesso Bolognini che il 30 dicembre 2008 approvò il progetto definitivo per la realizzazione dell’opera, visto che allora lo stesso Bolognini era assessore e quindi membro di quella Giunta che votò la delibera n. 168 con la quale si dava il via alle opere per ridurre il rischio idraulico.

Federico Gorbi, Capogruppo Serravalle Popolari e Riformisti


ATTO IV: «COME FA GORBI A SAPERE CHE MUNGAI NON RISPONDERÀ A BOLOGNINI?»


E riecco il “dott.” Federico Gorbi “nostro politico navigato in tante sfumature politiche da ormai così tanti anni che il pallottoliere di casa non riesce a contenerne i numeri”. A tale proposito faccio presente che mi ero già confrontato con il Consigliere Bolognini che ha votato la delibera, ma, guarda caso!, insieme al suo collega oggi del Gruppo Serravalle Popolari e Riformisti, consigliere Patrizio Rafanelli dal quale può avere tutti i chiarimenti e le delucidazioni in merito.

Il tema della mia richiesta non era sindacare una scelta tecnico-politica, ma semplicemente che il Sindaco, in Consiglio, spiegasse la genesi della questione, del perché dei cittadini hanno vinto una causa contro il Comune che è stato condannato al risarcimento e al ripristino della zona in discussione come era in origine ecc. ecc. 
Per cui mi sono chiesto, come sta questa storia? Se tali casse d’espansione sono state fatte per mettere in sicurezza una certa zona, come intende muoversi adesso l’amministrazione a riguardo? E i lavori in tale zona dovranno essere fermati fino a chiusura della vicenda in corso?

Credo che sia compito dell’Amministrazione, in casi come questi di forte interesse collettivo, informare i consiglieri e tutta la cittadinanza senza dover essere sollecitata dalle minoranze. Considerato che ciò non è avvenuto, che non sono stati presi provvedimenti per accertare le responsabilità dell’accaduto e che, soprattutto, la minoranza non ha fatto il suo lavoro di controllo e di vigilanza… (forse perché indistinguibile e sfumata nella maggioranza…), mi sono permesso di sollecitare pubblicamente una democratica informazione.

Colgo l’occasione per evidenziare un’altra cosa “curiosa”… Come fa Federico Gorbi a sapere che il Sindaco non risponderà alle istanze del Consigliere di minoranza Bolognini? A mio avviso ce la dice lunga sul rapporto che intercorre fra maggioranza e minoranza di questo Comune in cui l’unica minoranza è rappresentata da un solo consigliere… Ermanno Bolognini. Spero, almeno adesso, di essere stato chiaro.

Gianni Manigrasso, ex consigliere


Caro Manigrasso, lei è chiarissimo ma è altrettanto cristallino il fatto che lei non sa nemmeno leggere. Ho scritto testuali parole :”Non so se il Sindaco risponderà alle istanze del consigliere Bolognini. Senza dubbio me lo auguro, vista l’importanza dell’argomento”.
Non faccia pretestuose polemiche, come sua abitudine, inventando situazioni che non esistono. Spero che invece il Sindaco venga a spiegare in consiglio e spero di sentire dal suo eroe Ermanno Bolognini chiare parole di spiegazione sul perchè ha prima votato a favore delle casse di espansione mentre oggi si tira indietro. Quanto alle mie sfumature politiche, caro Manigrasso, non sono inferiori alle sue, con un’unica differenza: non sono mai stato a votare alle primarie del Pd mentre lei ha partecipato con entusiasmo con il suo amico Bolognini.
Forse sarebbe il caso di spiegare quali sono non i miei ma i suoi rapporti con il partito di maggioranza di Serravalle che esprime quel Sindaco e quella Giunta che lei attacca.

Federico Gorbi, Capogruppo Serravalle Popolari e Riformisti



ATTO V: VIA RINASCITA E CASSE IN SALITA: UN AFFARE DA... CASSAZIONE?


Sulle casse di espansione di Casalguidi Ermanno Bolognini replica a Federico Gorbi con la lettera che segue:
L’ex consigliere di Serravalle Futura Gianni Manigrasso ha seguito il tuo consiglio e mi ha chiesto spiegazioni in merito alle casse di espansione, deliberate con il voto favorevole della Giunta di cui io facevo parte. Immagino che anche che tu avrai fatto lo stesso con l’altro componente del tuo gruppo consiliare Patrizio Rafanelli. In quel periodo anche lui era facente parte, mentre tu forse eri ancora in Forza Italia o forse no, perché gli amici di Berlusconi mi ricordano sempre la straordinaria performance alle elezioni comunali di Quarrata dove in pochissimo tempo (6 mesi?), avete compiuto l’impresa di passare dal 60% al 40%. Complimentoni! A dire il vero, non è che anche l’Udc sotto la tua guida abbia sfigurato nel giocare alla meno.
Comunque, ho provato a spiegare a Gianni Manigrasso, con parole prese in prestito, non essendo dottore, che un Assessore esprime un voto politico, non avendo competenze tecniche circa la valutazione del progetto. 
Non avrei immaginato che fior di tecnici non fossero a conoscenza che l’acqua incontra non poche difficoltà a salire, o che la gestione degli espropri fosse gestita a random!

Purtroppo, Gianni Manigrasso non aveva ben chiaro il ruolo dell’Assessore all’interno di una Giunta e mi sono permesso di fare questo paragone, non so se condividi. Un assessore è come un promotore finanziario che vende prodotti lasciando immaginare performance straordinarie e poi si ritrova a dover giustificare performance risibili o addirittura perdite di capitale. Che colpa può averne? Mica è il promotore a gestire l’investimento. Lo stesso vale per l’Assessore il quale presenta ai cittadini delle grandi opere pubbliche. Ma se la realizzazione delle opere è carente dal punto di vista tecnico, che c’entra l’Assessore? Non ha le competenze tecniche per valutare il progetto e nemmeno per gestire la realizzazione. È un soggetto passivo come il promotore finanziario. 
In caso contrario, avremmo solo ingegneri e architetti all’urbanistica, ragionieri al bilancio, contadini all’agricoltura, disagiati al sociale, ect. Ect. Tutto ciò è avvenuto, immagino, perché con l’inverno hai smesso di dedicarti alle rose e vuoi occuparti di nuovo del sottoscritto.
Lascia perdere e continua a porgere palloncini al Sindaco in “versione Kim Jong-un” circondato dagli scodinzolatori. Con rinnovata stima.
Ermano Bolognini, Consigliere


Il consigliere Bolognini dimostra ancora una volta di intendersi poco di tutto.
Un ex assessore che non ricorda nemmeno chi era in giunta al momento del voto sulle casse d’espansione ci fa pensare che quel giorno (30 dicembre 2008) avesse cominciato un po’ troppo presto con i brindisi di capodanno.
Infatti Patrizio Rafanelli non era affatto assessore: la giunta era composta dal sindaco Mochi e dagli assessori Mungai, Querci, Catalano, e Rafanelli (sì, ma Graziano e non Patrizio), oltre che dallo steso Bolognini.

E, visto che non se ne intende, caro Bolognini, non capisco perchè voglia parlare di promotori finanziari, confessando per altro non solo ignoranza in materia, ma ignoranza anche in tutto quello che ha votato in giunta ed in consiglio.
Se davvero lei, come dice, non capisce nulla di questioni tecniche, immagino i cittadini con le mani tra i capelli a pensare a tutte le volte che ha espresso un voto, devo credere basato solo sulle sue sensazioni, o sull’umore di quella mattina.
Bel modo di fare politica!!!
Approssimativo è il primo aggettivo che mi nasce, ma potrei usarne altri.
Allora, Bolognini, invece di fare chiacchiere vuote, presenti una bella interrogazione, porti la questione in consiglio, si prepari sull’argomento, studi, qualche volta nella vita!!!

Aspetto le sue illuminanti parole per capire una volta per tutte perchè ha votato favorevolmente. 
 
Se, come dice, l’acqua non va in salita, non c’è bisogno di essere ingegneri per capirlo.
Allora perchè lei lo capisce solo ora?

Infine, non ho avuto la fortuna di avere tra le mie amicizie personali Berlusconi, ma le chiederò di aiutarmi a conoscerlo visto che lei, con grande disinvoltura, ha saputo transitare dai Comunisti a Di Pietro, non rinunciando a sostenere concretamente Renzi pur frequentando i banchini di Grillo.
Mi sorprendo che non abbia ancora chiesto asilo politico a Salvini. 
 
Il tour sarebbe completo.

Federico Gorbi, Capogruppo Serravalle Popolari e Riformisti



mercoledì 7 gennaio 2015

LE NOVITA' DEL 2015

"Alla televisione hanno detto che il nuovo anno  porterà una trasformazione, tutti quanti stiamo già aspettando" recitava Lucio Dalla.

Sarà vero?

Il 2014 si è chiuso con lo scandalo della politica invischiata con la mafia romana e il 2015 si è aperto con lo scandalo, sempre a Roma, dei vigili urbani assenti la notte di capodanno.
Due casi identici, non perchè si siano concentrati nello stesso luogo, ma perchè dimostrano la bassezza alla quale è giunta la società italiana.
Chi si scaglia contro i politici corrotti dovrebbe infatti prima farsi un bell'esame di coscienza.
I politici corrotti, incapaci, birboni, arruffoni, spreconi e ladri esistono, anzi abbondano, ma sono il frutto di questa società.

A parti invertite, i vigili romani, dai banchi di Montecitorio o di qualche consiglio regionale, ruberebbero milioni di euro, si farebbero corrompere dalle varie mafie, chiederebbero il rimborso per  spese illecite, si farebbero comprare la casa con vista sul Colosseo, ovviamente "a propria insaputa"!

E i politici, con indosso la divisa dei vigili urbani capitolini, manderebbero il certificato medico per capodanno, Natale e Santo Stefano.

Ognuno ruba per quello che può, secondo la posizione che la sorte gli ha dato.

Mi dispiace dirlo, ma sbaglia chi pensa che siano casi lontani da noi.
Anche nella nostra provincia, in qualche comune, c'è chi presenta certificati medici con una certa regolarità.
Le visite fiscali attestano che "il malato" è in casa e la cosa si chiude lì. Sì perchè la visita fiscale deve solo verificare che si è in casa, non si viene affatto visitati dal punto di vista medico. Quindi è davvero molto semplice prendersi qualche giorno di riposo.

Non è rubare? 
Non è approfittare della posizione che si occupa? 
Non è corruzione dell'anima come  per i nostri politici?

La verità è che abbiamo perduto il senso dell'etica sociale, non ci interessa più nulla di quel bene comune, come lo definiva il filosofo  Jaques Maritain, che non è la sommatoria di beni individuali ma è un bene di natura sociale, un bene che è bene per me ma anche per tutti.

Per questo non basta la lotta alla corruzione, della quale non vogliamo negare l'importanza, ma  se avviene in modo isolato, potrebbe diventare un sottile alibi per evitare di entrare nel dibattito della critica alla realtà così com’è. 

Sbaglia chi pensa che possa bastare la punizione per i corrotti,  rimanendo in pace con la propria coscienza, senza mettere in questione i fondamenti della società in cui viviamo.
Sarebbe solo moralismo, sarebbero i discorsi da bar per i quali i politici sono tutti uguali, tutti ladri, salvo subito dopo correre al proprio posto di lavoro per  approfittare della propria posizione per diventare ladri di polli sì, ma sempre ladri!

E allora ecco l'evasione fiscale nel settore privato (che si sente vittima rispetto ai tanti diritti di chi lavora nel pubblico), i super-stipendi di nullafacenti dipendenti pubblici (che però dicono che pagano le tasse mentre nel privato si evade), le raccomandazioni (perchè la spintarella per il figlio la chiedono tutti), i concorsi truccati (perchè "sì sono bravo ma se non faccio così mi fregano"), i sindacati difendi-fannulloni, le coop malandrine, gli incarichi agli amici degli amici, le cattedre universitarie regalate ai figli imbelli, la mediocrità fatta regina.
In tutto questo non c'è nemmeno la speranza che si possa cambiare strada, perchè se qualcuno si attenta a redimersi, comportandosi correttamente, rischia di passare da bischero.
E allora giù, tutti ad arraffare quanto più possibile.

Ma siamo ad inizio anno, si annuncia una trasformazione, per dirla sempre con Lucio Dalla, ognuno ha certamente fatto dei buoni propositi e allora occorre essere ottimisti... almeno fino al prossimo scandalo.