lunedì 11 giugno 2012

QUESTIONE MORALE

Associazione per delinquere, turbativa d'asta, corruzione e concussione. Sono i reati per i quali la polizia di stato di Pistoia ha eseguito stamani 23 ordinanze di custodia cautelare (11 in carcere e 12 agli arresti domiciliari), emesse dal gip di Pistoia Roberto Tredici su richiesta della Procura della Repubblica. Tra i destinatari dei provvedimenti funzionari pubblici e imprenditori. Coinvolti anche amministratori. Nel mirino lavori edili e stradali assegnati ad un ristretto numero di imprese.

All'operazione "Untouchables" ha collaborato personale della Direzione centrale polizia di prevenzione e dalle Digos delle questure di Firenze, Prato, Lucca, Pisa, Massa e del Reparto prevenzione crimine Toscana) e, nelle perquisizioni della Guardia di Finanza di Pistoia.

E' stato così rilevato che la maggior parte dei lavori edili e stradali (aggiudicati mediante affidamento diretto, mediante procedura negoziata con o senza pubblicazione di bando ovvero mediante la procedura aperta dell'asta pubblica) erano stati sistematicamente assegnati ad un numero ristretto di operatori economici della provincia di Pistoia e che essi coincidevano proprio con quegli imprenditori che avevano rapporti frequenti e confidenziali con il dirigente del servizio.

 Le indagini su amministratori, funzionari pubblici e imprenditori ritenuti responsabili di associazione per delinquere, corruzione e turbativa d'asta per diversi appalti pilotati negli ultimi anni in tutta la provincia di Pistoia, hanno consentito anche di ipotizzare il reato di concussione in relazione ai contributi versati per il "Festival Blues" di Pistoia del 2011. Secondo gli inquirenti, infatti, le sponsorizzazione venivano richieste e pretese dal dirigente del servizio lavori pubblici del Comune di Pistoia in misura percentuale sull'ammontare dei lavori edili e stradali che egli aveva fatto ottenere agli imprenditori privati, i quali dovevano aderire a tali richieste per poter ottenere in futuro ulteriori lavori dall'amministrazione locale. (Fonte: Repubblica.it)

Fin qui la notizia.
Le indagini successive e i processi ci diranno quanto c'è di vero.
A leggere i nomi non si rimane certo sorpresi in molti casi. In altri onestamente sì.
In ogni caso appare chiaro che a Pistoia, dopo questi arresti e dopo quello recentissimo del direttore dell'Asl Scarafuggi, c'è una questione morale che non può essere ignorata.
La commistione tra affari e politica nella nostra provincia appare chiara e coinvolge chi ha responsabilità di governo da decenni, il Pd, che non può sottrarsi ad un severo esame interno per una profonda azione di pulizia.



6 commenti:

Anonimo ha detto...

ma come mai quelli del PD non sono mai coinvolti????

Anonimo ha detto...

di tanti si sapeva, s'è sempre saputo!

Anonimo ha detto...

secondo me è una gogna mediatica, c'è tanta brava gente tra quelli che hanno arrestato, gente che lavora e che crea lavoro. la magistratura è sempre la stessa: vergogna!

Luca Giannini ha detto...

Bene, bravo rimani anonimo. Le idee che esprimi non hanno originalità

giuseppe ha detto...

come mai tanti anonimi come i mafiosi che fin che la magistratura tocca gli altri tutto va bene tocca gli intoccabili si deve vergognare ma vergognati teeee anonimo non nasconderti abbi almeno un pooo di dignità esci da dietro la maschera. io mi chiamo carbone giuseppe

Anonimo ha detto...

una questione morale che riguarda tutti i partiti: quelli che governano per evidenti corresponsabilità e quelli che fanno o dovrebbero fare opposizione per mancato controllo.
Sandra