martedì 20 settembre 2011

PRESTITO GRATUITO

Il Tribunale di Milano nei giorni scorsi ha dato ragione a Coop ed ha condannato Esselunga per concorrenza sleale.

La sentenza accoglie il ricorso presentato tre anni fa contro Bernardo Caprotti e il suo «Falce e carrello», il libro-denuncia nel quale l'imprenditore sostiene di aver incontrato ostacoli all'espansione del suo gruppo nelle regioni «rosse» e accusa le Coop locali di gravi scorrettezze commerciali, oltre che di intrecci indissolubili con la politica.
Il Tribunale di Milano ha stabilito che il libro di Caprotti rappresente «un'illecita concorrenza per denigrazione ai danni di Coop Italia» e condanna Esselunga a un risarcimento pari a 300.000 euro e al ritiro della pubblicazione dal mercato.

Inoltre il Tribunale ha vietato la ripubblicazione dell'opera e la diffusione di parte degli scritti in essa contenuta.

Poichè ritengo che la sentenza violi la libertà di stampa e, soprattutto, di pensiero, metto a disposizione la copia del libro, già in mio possesso, che invece di finire al rogo verrà prestata gratuitamente a chiunque ha mancato di leggere quanto in essa dichiarato (con molta ragione).