giovedì 28 giugno 2012

SENSO DELLE ISTITUZIONI

La maggioranza chiede un confronto serio e costruttivo alle minoranze.
Ma come è possibile credere all'affidabilità di certi interlocutori quando sulla pagina facebook del Comune di Serravalle si pubblicizza una festa di partito?




giovedì 21 giugno 2012

COMUNISTI PER IL CAPITALISMO

Roberto Daghini, consigliere di maggioranza e rappresentante comunista della coalizione di centro-sinistra che governa Serravalle, attraverso il blog Quarrata news (vedi) ci risponde in merito alla questione delle indennità che spettano ai componenti della giunta comunale.

E' ormai abbastanza chiaro che a Daghini è stato assegnato dalla maggioranza il ruolo di kamikaze, il soldato giapponese che si gettava con l'aereo carico di esplosivo sulle navi americane, cosa che certamente Daghini saprà essendo appassionato di storia, come dimostra la sua ricostruzione sul ruolo dei podestà della quale ha voluto gentilmente rendermi edotto.

Solo che il kamikaze è un ruolo delicato, bisogna saperlo fare, perchè altrimenti si rischia di perdere un pilota coraggioso, senza affondare nessuna nave nemica.
In questo caso Daghini ha mancato completamente il bersaglio.

Prima di tutto non so come Roberto Daghini, comunista verace,  riesca a motivare la sua tesi  davanti a un suo elettore, magari operaio cassaintegrato, definendo "poca cosa"  l'indennità del sindaco di Serravalle, pari a 2.788,86 lordi (non 3.000 come da lui dichiarato).

Ma questi sono problemi suoi.
Il punto vero è un altro: Daghini, evidentemente istruito male, ha sbagliato tutti i conti. Le indennità di sindaco e assessori non sono diverse se i comuni superano o meno i 15.000 abitanti.
No caro Daghini. Le indennità sono determinate dal decreto ministeriale 119 del 4 agosto 2000, poi corretto con la legge finanziaria 266 del 2005.
Il suddetto decreto prevede una distinzione di indennità in base alla popolazione certo, ma, tra le molte fasce di popolazione ce n'è una che va dai 10 mila ai 30 mila abitanti.

Serravalle (11.561 abitanti) e Quarrata (25.644 abitanti) appartengono alla stessa fascia e pertanto l'indennità del sindaco e degli assessori è identica.

Ora Daghini lasci perdere l'antifascismo di maniera che usa nelle sue spiegazioni e ci racconti perchè Mazzanti e la sua giunta riescono a rinunciare al 20% dell'indennità mentre Mungai & soci non possono farne a meno.


Federico Gorbi
Capogruppo Serravalle Futura

martedì 19 giugno 2012

I TAGLI DEI COMUNISTI

Marco Mazzanti
Il sindaco di Quarrata, Marco Mazzanti, ha deciso di tagliare del 20% la propria indennità e quella degli assessori che compongono la sua giunta.
Le risorse che verranno risparmiate saranno destinate "in favore della popolazione in stato di bisogno", come si legge nelle dichiarazioni dello stesso Mazzanti.


Prima di lui la medesima decisione era stata presa dal sindaco di Pistoia, Samuele Bertinelli.
Nel programma elettorale di Serravalle Futura era chiaramente riportata lo stesso tipo di proposta che siamo felici venga ripresa da diversi sindaci.

Purtroppo a Serravalle invece tutto tace. Anzi, in campagna elettorale l'idea di tagliare le indennità era stata ferocemente avversata da Patrizio Mungai, oggi sindaco, e da Simona Querci, oggi vicesindaco.
 
E' inevitabile domandarsi cosa distingua Mazzanti e Bertinelli da Mungai e Querci, visto che appartengono tutti allo stesso partito, il Pd, che ha sempre fatto del sostegno ai bisognosi una propria bandiera.

Evidentemente, in alcuni casi, l'aiuto a chi ha perso il lavoro può essere dato purchè non metta in discussione il proprio tornaconto.
Insomma, come diceva Winston Churchill, "comunisti con i soldi degli altri".


Federico Gorbi
Capogruppo Serravalle Futura

venerdì 15 giugno 2012

CODICE ETICO

La maggioranza sinistrorsa e sinistrata di Serravalle Pistoiese, cercando di riparare alle sventurate partecipazioni di vari amministratori alle gite "culturali" pagate dalla Pistoia Ambiente, propone ora un codice etico che indichi a sindaci, assessori e consiglieri cosa si può o non si può fare.
 
Mi domando se il codice etico dirà che non si possono accettare le ferie pagate dalle varie ditte che lavorano per il Comune o che gestiscono impianti sottoposti a controllo.

Perchè se la guida morale che la maggioranza sta predisponendo dirà che gli amministratori non devono accettare doni allora si criticherà indirettamente chi fino ad ora li ha così volentieri ricevuti.
 
Se invece non dirà tutto questo quale modello etico di fondo potrà mai contenere questo codice così fortemente voluto dal centrosinistra?

La nostra non è morale a senso unico, come arditamente sostiene l'assessore Spinelli.
Il senso della morale, per chi ce l'ha, è sempre uno solo: quello di comportarsi onestamente in ogni situazione della propria vita. Quindi non si tratta di un aspetto secondario rispetto ai problemi "ben più gravi" di Serravalle (a proposito ma a Serravalle non andava tutto quanto bene? Da quando ci sono problemi gravi?).

L'onestà di chi amministra viene prima della capacità.
Qualunque programma, anche il migliore, non potrà mai essere buono se chi lo propone non ha chiara la differenza tra ciò che è lecito e ciò che non lo è, tra ciò che è opportuno e ciò che non lo è.

Mungai e compagni dicano con chiarezza che partecipare alle gite di Pistoia Ambiente, farsi pagare le battute di caccia da chi deve realizzare opere importanti, accettare doni costosi è profondamente sbagliato. O vale solo per Formigoni?

Federico Gorbi
Capogruppo Serravalle Futura
 

giovedì 14 giugno 2012

RISPOSTE, SILENZI E ATTI DI FEDE

Gianni Manigrasso
Ieri sera in Consiglio comunale sono state date  le risposte all'interrogazione di Gianni Manigrasso (Serravalle Futura) sulle "gite culturali" pagate ad alcuni amministratori pubblici da Pistoia Ambiente, società proprietaria della discarica del Cassero. 

L'intervento del Sindaco Patrizio Mungai non ha lasciato soddisfatti i consiglieri di Serravalle Futura.
Discarica del Cassero
Le gite, ha detto il Sindaco, ci sono state, sono andate avanti dieci anni ma era difficile dire no agli inviti che Pistoia Ambiente faceva all'amministrazione. 
Inoltre, sempre secondo il Sindaco, non c'è nessuna inopportunità a partecipare a queste iniziative poichè il Comune non ha alcun compito di controllo sulla discarica e quindi il fatto di ricevere regalie da parte di Pistoia Ambiente non ha modificato minimamente la correttezza e l'onestà di chi amministra Serravalle Pistoiese.

Insomma, il Sindaco ha chiesto un atto di Fede: tranquilli, il Sindaco è onesto e onesto era anche chi mi ha preceduto. Tant'è vero che ha anche sottolineato "se non fossi stato onesto ora sarei a Sollicciano", evidentemente alludendo ai recenti arresti per turbativa d'asta e corruziono che vedono coinvolti quattro degli otto consiglieri di amministrazione della stessa Pistoia Ambiente.

Un atto di Fede che il capogruppo del Pd Montini non ha mancato di confermare, sostenendo a nome di tutta la maggioranza (anche se il consigliere di Rifondazione Comunista Daghini era assente) che sarebbe "pronto a mettere la mano sul fuoco" in merito all'onestà del Sindaco.
Sia il Sindaco che la maggioranza hanno poi sostenuto che l'interrogazione è strumentale perchè i problemi reali di cui dovrebbe occuparsi il consiglio sono altri, che la politica si fa in consiglio e non sui media, visto che i giornalisti vivono per cercare notizie magari curiose ma poco significative in termini politici e, infine che è opportuno che il consiglio si doti di un codice etico che regolamenti cosa gli amministratori possono o non possono fare.

Serravalle Futura, per bocca di Gianni Manigrasso e di Ermano Bolognini, ha ribadito che non serve alcun codice etico perchè gli amministratori non devono accettare regali nè andare in ferie pagate da società private, specialmente se queste sono sottoposte a controllo della Pubblica amministrazione.
Il Sindaco Patrizio Mungai
Il Comune di Serravalle infatti ha un dovere di controllo sulla discarica del Cassero prima di tutto perchè il Sindaco è il responsabile della salute dei cittadini e poi perchè nella convenzione tra comune e Pistoia Ambiente è chiaramente scritto che il comune istituisce un apposito Comitato di controllo composto da cittadini, presieduto da un consigliere comunale e affiancato da un tecnico comunale appositamente incaricato. 
Se non è controllo questo!

Insomma il Sindaco è fuggito di fronte alle questioni vere, ha scelto di parlare di altro e ha chiesto la piena fiducia verso la propria persona. La maggioranza lo ha seguito.
Serravalle Futura no e, avendo sollevato la questione sotto l'aspetto politico spera ora che gli organi inquirenti decidano di valutare se la partecipazione alle "gite culturali" da parte degli amministratori costituisce reato o no.

Federico Gorbi
Capogruppo Serravalle Futura


martedì 12 giugno 2012

GLI ARRESTI E LA DISCARICA

L'operazione Untouchables che ha portato a 23 arresti con l'accusa di turbativa d'asta e corruzione porta ad alcune riflessioni sulle vicende che riguardano la discarica di Fosso del Cassero.
 
Gianni Manigrasso, consigliere insieme a me di Serravalle Futura, ha presentato una interrogazione che mira a sapere se e quali  amministratori pubblici sono andati in ferie a spese della società proprietaria della discarica, la Pistoia Ambiente.
 
Nella seduta del consiglio di domani riceveremo le risposte e vedremo di che tono saranno.
 
Intanto però merita ricordare che lo stesso sindaco Patrizio Mungai, a mezzo stampa, ha sempre confermato che le gite ci sono state e che non trova assolutamente inopportuno che gli amministratori partecipino ad iniziative di società private, come la Pistoia Ambiente.

Ma cosa c'entra la discarica con gli arresti?
C'entra perchè  ieri la metà del consiglio di amministrazione  della Pistoia Ambiente ha subito l'arresto per il reato di corruzione (quattro su otto: Paolo Conti, Giordano Rosi, Roberto Vescovi e Michele Vescovi).

La magistratura e l'iter processuale ci diranno se i quattro, insieme agli altri, sono davvero colpevoli o no per aver "truccato" gli appalti. Siamo garantisti e vogliamo attendere la fine delle indagini e il giudizio di un tribunale.

Tuttavia viene spontaneo pensare che se i quattro erano corruttori per vincere le gare pubbliche a Pistoia non dovevano essere dei santi a Serravalle, quattro kilometri più in là.
 
E se l'ingegner Evangelisti del comune di Pistoia è indagato per aver preso finanziamenti per il Festival Blues, cosa che evidentemente costituisce reato,  gli amministratori che hanno beneficiato delle ferie pagate non sarebbero colpevoli di nulla?



Federico Gorbi
Capogruppo Serravalle Futura
 
 

lunedì 11 giugno 2012

QUESTIONE MORALE 2

In seguito alle 23 ordinanze di custodia cautelare eseguite questa mattina per i reati di turbativa d'asta, concussione e corruzione vengono spontanee alcune riflessioni.
 
Premetto che ho piena fiducia nell'opera della magistratura e delle forze dell'ordine che hanno svolto le indagini ma ricordo che bisogna essere sempre garantisti fino a che un processo non determini con certezza le responsabilità dei singoli.
Certo appare curioso il fatto che praticamente la totalità delle aziende che svolgono lavori pubblici nella nostra provincia sia coinvolta nell'indagine.
Se così fosse, e non è da escludere, appare inverosimile che tutto il sistema di corruzione si fosse retto sul metodo creato da un solo uomo, quel Marcello Evangelisti responsabile dei lavori pubblici del Comune di Pistoia, che invece di chiedere soldi per sè costringeva le ditte a sponsorizzare le manifestazioni culturali del Comune.
 
Possibile che la sensibilità culturale spingesse Evangelisti a rischiare così tanto non per la solita tangente, così diffusa in Italia, ma per uno scopo nobile quale la buona riuscita delle manifestazione per una più ampia conoscenza musicale?
E' credibile poi che l'unico politico coinvolto sia Roberto Riccomi, personalità certo di spicco del Partito Socialista pistoiese che però non ha avuto negli ultimi decenni responsabilità dirette di governo di alcun comune?
 
Certo i socialisti sono in maggioranza a Pistoia come in altre realtà locali, ma possibile che solo il rappresentante di questo partito fosse all'interno della "cricca" che controllava gli appalti pubblici?
Infine, gli imprenditori coinvolti, sono tutti chiamati in causa con pari responsabilità o, tra di essi, c'è chi più che corruttore era semplicemente concusso, cioè costretto ad aderire ad un sistema per poter lavorare?
Spero che a queste domande presto la magistratura possa dare tutte le risposte.
 

QUESTIONE MORALE

Associazione per delinquere, turbativa d'asta, corruzione e concussione. Sono i reati per i quali la polizia di stato di Pistoia ha eseguito stamani 23 ordinanze di custodia cautelare (11 in carcere e 12 agli arresti domiciliari), emesse dal gip di Pistoia Roberto Tredici su richiesta della Procura della Repubblica. Tra i destinatari dei provvedimenti funzionari pubblici e imprenditori. Coinvolti anche amministratori. Nel mirino lavori edili e stradali assegnati ad un ristretto numero di imprese.

All'operazione "Untouchables" ha collaborato personale della Direzione centrale polizia di prevenzione e dalle Digos delle questure di Firenze, Prato, Lucca, Pisa, Massa e del Reparto prevenzione crimine Toscana) e, nelle perquisizioni della Guardia di Finanza di Pistoia.

E' stato così rilevato che la maggior parte dei lavori edili e stradali (aggiudicati mediante affidamento diretto, mediante procedura negoziata con o senza pubblicazione di bando ovvero mediante la procedura aperta dell'asta pubblica) erano stati sistematicamente assegnati ad un numero ristretto di operatori economici della provincia di Pistoia e che essi coincidevano proprio con quegli imprenditori che avevano rapporti frequenti e confidenziali con il dirigente del servizio.

 Le indagini su amministratori, funzionari pubblici e imprenditori ritenuti responsabili di associazione per delinquere, corruzione e turbativa d'asta per diversi appalti pilotati negli ultimi anni in tutta la provincia di Pistoia, hanno consentito anche di ipotizzare il reato di concussione in relazione ai contributi versati per il "Festival Blues" di Pistoia del 2011. Secondo gli inquirenti, infatti, le sponsorizzazione venivano richieste e pretese dal dirigente del servizio lavori pubblici del Comune di Pistoia in misura percentuale sull'ammontare dei lavori edili e stradali che egli aveva fatto ottenere agli imprenditori privati, i quali dovevano aderire a tali richieste per poter ottenere in futuro ulteriori lavori dall'amministrazione locale. (Fonte: Repubblica.it)

Fin qui la notizia.
Le indagini successive e i processi ci diranno quanto c'è di vero.
A leggere i nomi non si rimane certo sorpresi in molti casi. In altri onestamente sì.
In ogni caso appare chiaro che a Pistoia, dopo questi arresti e dopo quello recentissimo del direttore dell'Asl Scarafuggi, c'è una questione morale che non può essere ignorata.
La commistione tra affari e politica nella nostra provincia appare chiara e coinvolge chi ha responsabilità di governo da decenni, il Pd, che non può sottrarsi ad un severo esame interno per una profonda azione di pulizia.