In questa
campagna elettorale per le elezioni regionali di domenica 31 maggio
molti candidati di diversi schieramenti hanno affrontato il tema dei
costi della politica, riferendosi in modo particolare alle indennità
che percepiscono i consiglieri eletti in Regione durante il loro
mandato.
Devo
premettere il fatto che il gruppo consiliare del Popolo Toscano si è
fatto promotore di una Legge, poi approvata, per l'abolizione dei
vitalizi ai consiglieri regionali, un segnale forte di coerenza e di
giustizia di fronte ai cittadini.
Ogni consigliere eletto può fare la scelta di devolvere
personalmente una parte dell'indennità in beneficenza, cosa
assolutamente ottima ma che rientra nella sfera della sensibilità
personale e, quindi, come mi hanno insegnato i miei genitori, da
tenere riservata nell'intimo della propria anima.
Credo però che vada completamente ripensata l'indennità
di carica percepita dai consiglieri regionali, riducendola
sensibilmente, per far comprendere ai cittadini il fatto che, nel
momento in cui si chiedono sacrifici, quei sacrifici li fanno tutti,
proprio tutti, compresi i politici.
Inoltre la politica non deve essere sostitutiva
dell'attività lavorativa: se per un periodo della propria vita un
cittadino decide di dedicare un po' del proprio tempo alla comunità
attraverso l'attività politica è giusto che non ci rimetta
economicamente senza però, al contrario, arricchirsi.
I candidati pistoiesi del Popolo
Toscano proprio per questo motivo hanno scelto una campagna
elettorale di basso profilo, senza aprire sedi elettorali, spendendo
poche centinaia di euro ciascuno per il materiale da distribuire agli
elettori, in modo da dare un segnale di serietà, di sobrietà e di
moralità.
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