Il Piccolo Principe è un capolavoro amato da molti, direi quasi tutti. Non è difficile trovare persone che sul proprio profilo social pubblicano frasi tratte dal capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry.
Tutti sappiamo che il Piccolo Principe è un libro per bambini che si rivolge agli adulti: nel suo viaggio tra i pianeti il protagonista incontra strani personaggi che hanno perso l'innocenza.
Purtroppo infatti, crescendo, i bambini perdono la capacità di vivere naturalmente
in armonia con lo spirito. Diventano «adulti» la cui sola
preoccupazione è il tornaconto personale.
Intrappolati nel materialismo, resi
volgari dall’esistenza, vittime della loro vanità, della cupidigia o
della pigrizia mentale.
Gli «adulti» giudicano le persone da come sono
vestite (come fa l’astronomo turco), considerano la bellezza di una cosa
unicamente con il criterio del prezzo e credono di conoscere un giovane
amico in base al denaro che guadagna suo padre.
Eppure il bambino che
eravamo una volta non è morto: sonnecchia in ognuno di noi è e pronto a
risvegliarsi grazie ad un incontro come quello del pilota (anche lui «un
po’ invecchiato») con il Piccolo Principe.
Basterebbe tornare a vedere le cose come le vede un bambino per
godere della bellezza, per fare ricerca in se stessi, per prendersi cura dell'amore, per coltivare l'amicizia e per non perdere mai la speranza.
godere della bellezza, per fare ricerca in se stessi, per prendersi cura dell'amore, per coltivare l'amicizia e per non perdere mai la speranza.

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