lunedì 21 settembre 2015

FIERA DI CASALGUIDI: E GLI ANIMALI?

In questi giorni Casalguidi vive l'evento dell'annuale Fiera con passione e partecipazione. 
Come sempre il Comitato organizzatore ha preparato una serie di spettacoli e di attrazioni di altissimo livello. La mostra artigiana ha attirato e continuerà a richiamare in questi ultimi due giorni migliaia di persone.

C'è però una mancanza non piccola che ha rattristato moltissimo tutti i casalini.
La Fiera infatti è nata 130 anni fa come fiera degli animali. 

Nel tempo si è evoluta, ha sommato sempre nuove attrazioni, sono aumentati i giorni dedicati ai festeggiamenti ma in ognuna delle centotrenta edizioni non è mai mancata la fiera degli animali che, tradizionalmente, si svolge il lunedì. 
L'edizione 2015 verrà però ricordata perché per la prima volta la fiera degli animali non si è potuta svolgere.
Nessuna colpa da parte del Comitato organizzatore che mai si è occupato di questa parte della manifestazione. Piuttosto la responsabilità è da individuare nell'amministrazione comunale di Serravalle Pistoiese che, evidentemente, si è "dimenticata" di organizzare l'evento.
La cosa non è piaciuta per nulla ai paesani affezionati ad una bella tradizione.
Il lato comico della vicenda sta nel fatto che le scuole di Casalguidi sono chiuse per permettere ai bambini di ammirare gli animali che, però, sono mancati.
L'aspetto grottesco invece risiede nel fatto che il Comune si è scordato di incaricare un veterinario, figura indispensabile secondo la normativa.
Insomma, per una distrazione non da poco, è stata cancellata una delle più belle tradizioni del nostro paese.


Federico Gorbi
Capogruppo Serravalle Popolari e Riformisti

2 commenti:

diciamolatutta ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
diciamolatutta ha detto...

mettere in fila 4 galline e un ciuchino è impresa davvero ardua.
immagino quindi sia stato più facile reperire sul mercato la materia prima che è stata cucinata presso il noto circolo ricreativo di Casalguidi in occasione della degustazione dei prodotti del territorio (la puzza di pesce arrivava in piazza e di sicuro non era "pesce locale")
comunque sono certo, voglio esserlo, che gli avventori a termine della degustazione fossero tutti muniti di tessera dell'ARCI visto che quello è... e rimane... un circolo culturale ricreativo e non un ristorante stellato.
P.S. l'anno prossimo invitiamo bambini e maestre ad una bella lezione di ecologia mostrando loro dove vengono fatti defluire i liquami delle lavastoviglie di cui sono dotati gli stand enogastronomici della fiera.