lunedì 20 ottobre 2014

BONUS BEBE'

E così il Presidente del Consiglio si è deciso a dare una mano alle famiglie.
Matteo Renzi ha infatti annunciato (annunciato, e lo sottolineo) che da gennaio le neo-mamme riceveranno 80 euro al mese per i primi tre anni di vita del bambino.

Verrebbe da fare qualche ironia sul fatto che il bonus sia sempre di 80 euro, quasi che questa cifra abbia per il nostro Primo Ministro un potere taumaturgico per tutti i mali dell'Italia.
Curioso è anche il fatto che abbia dichiarato che il bonus verrà dato alle mamme e non alla famiglia nella sua interezza. Si dirà che sono modi di dire ma dietro l'uso delle parole si nasconde sempre un modo di interpretare la realtà. Allora viene da domandarsi se per Renzi l'unica figura legata al figlio è quella della mamma, concetto che poi andrebbe coniugato con non poche difficoltà alla sua idea di consentire il matrimonio tra coppie omosessuali e permettere loro anche le adozioni.

Ma vogliamo prendere il buono del provvedimento: aiutare le famigliesotto il punto di vista economico nel sostentamento dei nuovi nati è una buona cosa.

Ma 80 euro al mese (960 all'anno) per tre anni sono tanti o pochi?


In Francia, tanto per fare qualche esempio di qualche altro Paese europeo, la nascita di un secondo figlio viene salutata con l’arrivo, a distanza di meno di un mese, di un assegno mensile da 124 euro. Bonus che, a partire dal 14esimo anno d’età di ogni figlio e fino al ventesimo, aumenta di altri 62 euro. 
Tutto ciò indipendentemente dal reddito: il 90% delle famiglie francesi può contare su un bonus bebè da 923 euro a partire dal settimo mese di gravidanza. 
Fino al terzo anno di vita del pargolo, inoltre, è previsto un ulteriore assegno di 186 euro. 
A conti fatti, una famiglia del ceto medio con due figli, uno neonato e l’altro all’asilo nido, percepisce dallo Stato quasi 7mila euro all’anno.

In Gran Bretagna, una famiglia del ceto medio con 2 bimbi percepisce un contributo mensile di 100 euro per il primo figlio e di 164 dal secondo in poi: totale 3.168 euro all’anno
Per i nuclei familiari con un reddito inferiore ai 32mila euro, inoltre, la Childcare tax credit garantisce un credito d’imposta a copertura parziale delle spese sostenute per la baby-sitter. 
Inoltre, nel Regno Unito esiste una rete di 30mila negozi che permettono alle mamme meno abbienti di acquistare latte, frutta, verdura e vitamine con un voucher. 

In Germania il bonus bebè raggiunge i 4.416 euro all’anno per chi ha 2 figli, con un importo mensile pari a 184 euro per ogni pargolo. 
Il welfare tedesco prevede inoltre un posto all’asilo nido di diritto per ogni famiglia, mentre chi preferisce accudire a casa i bambini riceve un assegno da 150 euro al mese.

Insomma, guardando appena oltre frontiera, si capisce che di strada da fare ne abbiamo ancora molta.


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