sabato 21 luglio 2012

E MOCHI PARLO'


Dopo mesi di assenza, finalmente anche l’ex sindaco Renzo Mochi si è deciso ad uscire dal mutismo che lo aveva stranamente colpito.
Oggi sul Tirreno, in una lunga intervista, ammette tutto, gite, battute di caccia, cene e quant’altro perché un sindaco, a suo dire, deve intrattenere relazioni amichevoli con gli imprenditori che intendono investire sul territorio (cliccare sull'immagine per leggere l'articolo).

Si comprende bene quindi che l’assenza dalle scene di Renzo Mochi non era una sorta di silenzio degli innocenti di cinematografica memoria ma era dovuta al fatto che l’ex sindaco, dopo dieci anni da primo cittadino e altri dieci da vicesindaco, probabilmente stava riordinando i cassetti dei ricordi con le foto, i trofei di caccia, i souvenir raccolti nel ventennio di amichevoli scampagnate con gli imprenditori.

Mochi

Desidero ringraziare Mochi per la sincerità, la sfrontatezza e l’arroganza che mostra anche in questa occasione.
Lui, uomo vero che ti guarda negli occhi, dichara netto che se ne fa un baffo del codice etico annunciato dal suo successore e dal Pd.
Il sindaco, a suo dire, non deve chiedere permesso a nessuno, non deve dimostrare nulla e non deve giustificarsi di nulla, anche se poi, come fatto anche da Mungai, annuncia di voler  ricorrere agli avvocati per tutelare la propria immagine, avvocati che, detto per inciso, non abbiamo  né visto né sentito.

Mochi è straordinario perché rinnega anche tutto quanto sostenuto ad ogni livello dal Pd, il suo partito, che in Lombardia, ad esempio, fa il diavolo a quattro contro Formigoni, proprio perché il presidente della regione si faceva pagare le ferie e quant’altro da imprenditori che investivano a Milano, Bergamo o Como.

Certo che fare il sindaco deve essere un lavoraccio.
Chissà che fatica rispondere a tutti i noiosi inviti degli imprenditori.
 
Una domanda però mi viene immediata e spontanea: gli inviti arrivavano da  tutti gli imprenditori che hanno fatto investimenti nel comune di Serravalle? Proprio tutti tutti? 
O ci sono imprenditori più uguali degli altri, per dirla con  George Orwell?


Federico Gorbi
Capogruppo Serravalle Futura


5 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravo Federico ! condivido !!

Fabrizio Palloni (da Facebook)

rfabbri ha detto...

Insomma trattavasi di marketing... del "bene comune", of course! Bisognerà aggiornare i modi di stare in politica Federico.
Il mondo è cambiato, bisogna prendere atto che sono cambiati i modi della politica, pure le finalità delle istituzioni, si è allargato lo spettro del fare, si sono allentati i controlli... che poi non sono così indispensabili, per non dire fuori luogo. Aggiorniamoci, non siamo a la page e deprecabile è che non ce ne siamo accorti! Ora ci vengono a dire anche quanto siamo stolti noi, comuni mortali, cittadini non baciati da tali "opportunità" e improvvidi nel non capire come non possano e non si debbano cogliere certe occasioni. Che vuoi, dinanzi ad esperienze amministrative pluridecennali è lecito pensare che anche le parole si possono tirare come meglio si ritiene, e attualizzarne il senso... naturalmente.
E che speri che il "bene comune" sia rimasto quello di una volta?
Renata

Anonimo ha detto...

ma questi son davvero senza vergogna! spero proprio che gli avvocati gli servano davvero se magari la magistratura cominciasse a fare qualcosa anche qui da noi. magari almeno gli avvocati se li potranno pagare di tsca propria o se li fanno pagare pure quelli dagli imprenditori?
Elena

Anonimo ha detto...

e Mochi parlò, ma se stava zitto non era meglio?

Anonimo ha detto...

Uno che va a caccia già mi sta sui c....ni.
Già solo a sparare agli uccellini c'è da vergognarsi!!!!!!!!!!!!

Sarah