lunedì 22 giugno 2015

RISPETTO AL FAMILY DAY


Nei giorni post Family Day ho letto di tutto su giornali, blog, social.
Tante battutacce.

Ne riassumo alcune:
"Il Family day è quella cosa che tanti mariti scendono in piazza con le mogli ma chiedono di non essere taggati nelle foto su fb che poi l'amante si incazza"
 "Anche quest'anno il family day...metà di quelli che ci vanno sono separati, con 2 o 3 figli da altrettante persone diverse e vanno a trans o con le minorenni durante i loro viaggi di lavoro...però parlano di famiglia tradizionale"
"Un milione a favore della famiglia tradizionale ma italiani al primo posto per turismo sessuale"

Le generalizzazioni sono sempre sbagliate (come si fa a dire "la metà di quelle che erano in piazza" o "i mariti"?) visto che è impossibile, per chiunque, conoscere un milione di persone e sapere la loro storia personale, se hanno l'amante o se vanno a trans.

La cosa più sconcertante e vigliacca è l'abbinamento tra family day e turismo sessuale.
Non voglio negare che l'Italia sia il primo Paese al mondo per turismo sessuale, anche se vorrei una verifica su questo dato (chi lo ha detto? come è stato misurato?).
Ma se l'Italia ha questo triste primato non è affatto detto che quegli italiani che si avventurano in esperienze così squallide fossero in piazza al Family Day.
Troppo comodo, e soprattutto strumentale, questo accostamento.

Quello che è peggio è che un parallelo così ardito viene usato proprio da coloro che combattono l'omofobia!

Quindi se contesti il Gay Pride sei un'omofobo da prendere a calci, ma se prendi per il culo qualche cattolico, accusandolo di pedofilia, sei un simpaticone che fa ammazzare dalle risate i tuoi amici.

Non voglio entrare nel merito del messaggio del Family Day, ognuno è libero di condividere o contestare quello che hanno voluto esprimere i manifestanti di Piazza San Giovanni.

Voglio però ricordare una frase di Voltaire (non proprio un campione dei cattolici): "io combatto la tua idea, che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perchè tu, la tua idea, possa esprimerla liberamente".

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