Sabato 18 giugno si svolgerà la cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria all'Arma dei Carabinieri da parte del Comune di Serravalle Pistoiese.
Nel corso della seduta del 4 novembre 2014, il Consiglio Comunale di
Serravalle Pistoiese infatti ha votato all'unanimità per questo provvedimento.
Ripropongo la sintesi del mio intervento fatto a nome di tutto il gruppo "Serravalle Popolari e Riformisti":
Nel conferire la cittadinanza onoraria all'Arma dei Carabinieri
potrebbero essere ricordati, e anche lei lo ha fatto Signor Sindaco,
molti atti eroici a partire dalla Carica di Pastrengo del 1848, per passare al contributo di sangue che molti Carabinieri hanno dato per l'unità d'Italia.
Potremmo ricordare molte azioni coraggiose in occasione dei due conflitti mondiali e il sacrificio di eroi come Salvo D'Acquisto o i Carabinieri di Fiesole che donarono la propria vita in cambio della salvezza di molte altre vite, di fronte alla barbarie nazi-fascista.
Potremmo ripercorrere la storia delle centinaia di volte che i
Carabinieri hanno portato soccorso alle popolazioni colpite da calamità
naturali, a partire dal terremoto di Messina del 1908, quando l'Arma si guadagnò il titolo di Benemerita, fino alla tragedia del Vajont (e lasciatemi dire con orgoglio che tra i Carabinieri che intervennero c'era anche mio padre), fino all'alluvione di Firenze, di cui oggi ricorre il 48° anniversario, fino ai terremoti del Friuli e dell'Irpinia o al più recente dell'Aquila.
Potremmo riportare alla mente la lotta al terrorismo rosso e alla mafia, con vittime illustri come il Gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Potremmo citare le molte missioni di pace nel mondo: dal Libano al Kossovo, dall'Afghanistan all'Iraq, con il sacrificio della vita, come a Nassiriya.
Come dice lo storico Marc Bloch però "la storia serve a comprendere e non a giudicare"
e allora per comprendere davvero il valore dell'Arma dei Carabinieri
più che alle centinaia di azioni eroiche credo si debba guardare
all'essenza di quanto scritto nelle Regie Patenti del 13 luglio 1814, documento con il quale si istituiva l'Arma dei Carabinieri Reali.
Compito dei Carabinieri, è scritto, è quello di "contribuire alla felicità dello Stato che non può essere disgiunta dalla protezione e difesa dei buoni soggetti".
Oltre la straordinarietà del fatto che in un testo di Legge sia inserita
la parola "felicità", cosa che mi risulta essere per nulla comune, si
lega il fatto che lo Stato, o potremmo dire la società, deve ambire alla
felicità ma per far sì che questo avvenga non si può prescindere dal
fatto che le persone perbene devono essere difese e protette dai
disonesti.
Tutti noi possiamo ambire alla felicità se c'è qualcuno che ci tutela da
chi, con azioni illecite, mina alla nostra serenità singola e
collettiva.
Per questo il Re decise di dar vita ad un corpo armato speciale,
istituzione, una delle poche, che è rimasta in vita anche con la
Repubblica: i Carabinieri.
Nel primo Regolamento Generale del 1822 si sottolinea il fatto che i Carabinieri devono considerarsi costantemente in servizio, in qualunque circostanza e a qualunque ora.
Allora
come amministratore, e ancor prima come cittadino, a nome del Gruppo
"Serravalle Popolari e Riformisti" e dichiarando il voto favorevole del
Gruppo, desidero esprimere il mio ringraziamento ai Carabinieri non
solo per gli atti eroici, che sono stati citati, ma per aver protetto in
qualunque circostanza e a qualunque ora i cittadini perbene per
assicurare loro la possibilità di ambire alla felicità.
Un sentito ringraziamento quindi ai Carabinieri in servizio nel nostro
territorio comunale ed ai Carabinieri di oggi e di ieri per tutto ciò
che hanno fatto per il nostro Paese e per tutti noi.
Federico Gorbi
Capogruppo Serravalle Popolari e Riformisti
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