Nel corso dell'ultima seduta dell'anno del
Consiglio comunale di Serravalle Pistoiese è stata approvata la convenzione fra
Comune di Monsummano Terme e Comune di Serravalle Pistoiese per la costituzione
di un ufficio gare associato.
Il Codice dei contratti pubblici di
lavori, servizi e forniture prevede che i comuni procedano all'acquisizione di lavori, beni e
servizi nell'ambito delle unioni dei comuni, ove esistenti, oppure provvedano a
costituire un apposito accordo consortile tra comuni oppure, ancora, possano
ricorrere ad un soggetto aggregatore o alle Province.
Esiste inoltre una alternativa e cioè
che gli stessi comuni possano effettuare
i propri acquisti attraverso gli strumenti elettronici di acquisto gestiti da
Consip, la società del Ministero dell'Economia e delle Finanze che svolge
attività di consulenza, assistenza e supporto nell'ambito degli acquisti di
beni e servizi delle amministrazioni pubbliche, oppure da altro soggetto
aggregatore di riferimento simile.
La materia è particolarmente delicata,
come purtroppo le cronache giudiziarie ci ricordano con una continuità sempre
più allarmante.
L'idea di condividere i servizi tra più enti comunali per dare migliori
risposte a costi più contenuti è sempre stata sostenuta dal nostro gruppo che
aveva individuato la necessità di percorrere questa strada già nel proprio programma
elettorale.
Sembrerà dunque una contraddizione il
fatto che alla fine abbiamo dovuto esprimere un voto contrario al
provvedimento.
Purtroppo però, nonostante una serie di
pressanti richieste di spiegazioni, approfondimenti e modifiche, la delibera è
stata imposta al Consiglio Comunale con una certa leggerezza che sfiora la
superficialità.
Ad una serie di gravi errori contenuti nel testo della convenzione (l’oggetto
della delibera) non è stato apportato alcun correttivo e, soprattutto non ci è
stata nemmeno data risposta, ma quello che più ci ha lasciato perplessi sono
alcuni aspetti di non secondaria importanza.
Il Sindaco Patrizio Mungai, sia nella
illustrazione che nella replica, non ha saputo o voluto spiegare compiutamente
i motivi della scelta di stipulare questa convenzione con il Comune di
Monsummano, se non motivando la scelta con il fatto che è confinante con il
territorio di Serravalle, cosa inoppugnabile senza dubbio, come non è
controvertibile il fatto che i comuni confinanti siano ben altri sette, e che
dal 1 gennaio 2015 si sarebbe fermato il processo degli approvvigionamenti.
Peraltro, nonostante che a detta del
Sindaco il confronto sia andato avanti per alcuni mesi, i consiglieri di
maggioranza e di minoranza hanno preso atto del testo della delibera appena
cinque giorni prima della seduta del Consiglio, durante la riunione della
commissione competente in materia.
Non c'è stato quindi il tempo minimo
indispensabile per approfondire compiutamente una materia così delicata, né è
stato possibile fare le opportune analisi e le necessarie verifiche per
comprendere meglio la portata del provvedimento.
Perché con Quarrata, che è un Comune
simile per dimensione a Monsummano ed è ugualmente confinante, non è stato
possibile aprire un dialogo? Davvero, come ha riferito il Sindaco Mungai, non
c'era la volontà da parte della città di Quarrata a sostenere una simile
iniziativa?
Perché il Sindaco Mungai ha imposto al
Consiglio una convenzione che recita testualmente “demandando al Dirigente competente le modificazioni e/o integrazioni di
modesta entità necessarie ai fini di una corretta sottoscrizione della stessa”?
Il Consiglio comunale ha, di conseguenza,
votato la propria esautorazione, affidando al Dirigente la facoltà di cambiare
la convenzione a proprio piacimento, visto che non si sa chi stabilirà la
“modestia” o meno dell'entità dei cambiamenti.
Infine, perché il Sindaco Mungai ha omesso
(o si è semplicemente dimenticato?) di raccontare a tutti i consiglieri, di
maggioranza e di minoranza, che appena un mese fa il Comune di Monsummano ha
aderito al portale acquisti centralizzati del Cev dopo essersi già consorziato
dall’Aprile 2014 con lo stesso? Sarà questa la “Centrale di Committenza” che il
neonato Ufficio Gare dovrà selezionare?
Il Cev (Consorzio Energia Veneto) è un consorzio con sede a Verona, del quale
nessun consigliere di Serravalle conosce nulla, anche se, supponiamo sia una struttura
serissima e solidissima.
Ma allora, perché Serravalle non ha scelto
di aderire direttamente al Cev, come ha fatto Monsummano? Perché nessuno degli
altri comuni della Val di Nievole o della Piana pistoiese ha sposato la
soluzione individuata da Monsummano?
Insomma, troppi dubbi, troppe domande
senza risposta, troppa superficialità in un settore della pubblica amministrazione
che è strategico e estremamente delicato.
Ci dispiace quindi notare come la
maggioranza, a parole sempre aperta al confronto ed al contributo delle
minoranze, in questa occasione abbia agito in sordina, probabilmente, ma il
nostro è un sospetto maligno, anche a scapito di alcuni consiglieri della
maggioranza stessa che, infatti, ieri hanno contribuito molto modestamente al
dibattito sull'argomento, se si esclude la prolusione del Sindaco che ha
sorvolato con serena incoscienza su troppe informazioni preziose, sicuramente
da lui ben conosciute ma non ritenute “utili” all'intero Consiglio comunale di
Serravalle Pistoiese.
Gruppo Serravalle Popolari e Riformisti
Federico Gorbi
Patrizio Rafanelli
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