mercoledì 22 maggio 2013

MAGGIORANZA SPACCATA SUL REGISTRO DELLE COPPIE DI FATTO

La maggioranza di sinistra del Comune di Serravalle Pistoiese si è spaccata sulle coppie di fatto. La mozione di Roberto Daghini (Rifondazione Comunista) che invitava il Comune ad istituire un registro anagrafico per tutte le situazioni di convivenza, sia etero che omosessuali, è stata approvata a maggioranza ma con il voto contrario dei consiglieri comunali di Serravalle Futura, del Pdl e di Gianni Catalano (Pd).

Il registro non serve a nulla, poichè non ha alcun valore giuridico, come ammesso dallo stesso Daghini, ma è servito a sventolare una bandiera ideologica che non interessa minimamente ai cittadini di Serravalle.

Ritengo anche che il registro verrà rifiutato proprio da coloro che potenzialmente potrebbero esserne  coinvolti: nel diritto la norma codifica una regola di comportamento, in filosofia norma equivale a regola, in statistica la norma è il dato più frequente.
Insomma chi è normale semplicemente non è un'eccezione, ma per questo non per forza deve avere un significato negativo. 

Viceversa, chi è eccezionale può esserlo sia in termini estremamente positivi ma anche in modo estremamente negativo ma, in generale, le eccezioni non si regolano e, soprattutto, chi rientra nelle eccezioni (vedi gli artisti) di solito non vuole essere sottoposto a regolamento o a disciplina. 

Noi invece lo abbiamo fatto istituendo il registro delle coppie di fatto. 
Insomma abbiamo voluto sottoporre a norma proprio chi non vuole sottostare ad alcuna regola.

Federico Gorbi

4 commenti:

Anonimo ha detto...

invece di penzare alle cose serie!

Anonimo ha detto...

Io avrei una domanda, ma questa str...ata quanto ci costa? E poi dove sono tutte queste coppie omosessuali che vogliono il loro registro? Non mi pare che a Casalguidi o a Serravalle ci sia tutto questo fitto!
Luca

Anonimo ha detto...

Senza entrare nel merito dell'argomento delle coppie di fatto, a cui io, tra l'altro sono favorevole, non ho mica capito il discorso "norma/eccezione"?

Unknown ha detto...

Provo a spiegarmi. La definizione di normale deriva da norma: chi è normale è anche normato, cioè sottoposto a regole (liberamente o meno). Chi si sposa accetta di sottoscrivere un contratto (civile o religioso che sia) e quindi decide di sottoporsi a una norma. Chi invece rifiuta il matrimonio (cosa legittima) significa che ha scelto di non riconoscere la validità di quel contratto. Ma allora perchè va iscritto in un registro che, di fatto, crea una norma anche per i non-sposati, cioè proprio per coloro che non vogliono essere normati?