sabato 9 marzo 2013

CONTI SBAGLIATI

Che Grillo non abbia dimestichezza con la matematica o, per lo meno, che non conosca in modo approfondito le cose di cui parla è ormai noto ai più. 
Qualcuno gli crede in buona fede, altri sanno bene che sbaglia ma, accecati dall'ideologia del "tutti a casa" preferiscono tacere sui suoi errori, altri ancora, i più, non hanno la voglia di andare ad approfondire, a capire, a verificare gli argomenti che affronta.
Attenzione, è proprio questa incapacità e questa mancanza di volontà dell'italiano medio che ha portato tanti politici ad approfittare della "distrazione" generale per curare i propri interessi, per sprecare i soldi pubblici, per arricchirsi alle spalle del popolo italiano. Ma ai mali della distrazione non si rimedia con altra distrazione.

Prendo, come esempio, lo slogan di Grillo sulla scuola pubblica: “alle scuole private è stato assegnato un miliardo e mezzo di euro. Lo Stato deve finanziare la scuola pubblica, non quella privata".

Intanto Grillo andrebbe corretto perchè  lo Stato finanzia le scuole private per circa 500 milioni di euro, e non un miliardo e mezzo. Già qui si dimostra che o Grillo non conosce le cifre, grave per chi si propone di governare un Paese, o le falsa volutamente, ancora peggio.

Se poi facessero due conti, lui e l'italiano medio, scoprirebbero che uno studente di una scuola privata costa alla collettività circa 500 euro all'anno mentre uno studente della scuola pubblica costa agli italiani circa 6.000 euro all'anno. 

Non si tratta di uno scontro ideologico quindi ma di semplice capacità di gestire la spesa pubblica: se, come vorrebbe Grillo, da domani le scuole private divenissero statali, le casse pubbliche si impoverirebbero improvvisamente di 5 miliardi e mezzo di euro all'anno. Molto più di quanto lo Stato incassa con l'IMU.

A meno che Grillo intendesse dire che chi oggi frequenta una scuola privata da domani, con il potere in mano ai cinquestellati, debba smettere di studiare.  

1 commento:

rfabbri ha detto...

Quando si ragiona un tanto al pezzo, per luoghi comuni e stereotipi! Ma sai, purtroppo, quanta gente è attenta più alle fole che non hai dati veri?
Comunque, aldilà dei conti, uno stato democratico e libero deve garantire il diritto allo studio ma pure il diritto ai genitori di poter scegliere per i propri figli il percorso formativo ed educativo che ritengono più consono. Non è sempre così...