Due notizie hanno riempito le cronache di questa giornata: la sanzione comminata a Santoro e gli incidenti che hanno caratterizzato l'incontro di calcio tra Italia e Serbia a Genova.
Dieci giorni di sospensione e di mancata retribuzione sono stati inflitti dalla Rai a Michele Santoro a partire da lunedì 18 ottobre.
In pratica il provvedimento è stato adottato in seguito al "vaffa...bicchiere" detto dal giornalista in diretta aprendo la prima puntata di stagione di "Anno Zero" in polemica con il direttore generale della Rai, Mauro Masi, e con la circolare sul contraddittorio nei programmi.
Immediatamente si sono alzate voci in difesa di Santoro da parte di Di Pietro, sicuramente il più duro nei confronti di Masi, e di larga parte del Pd. Con altrettanta immediatezza i rappresentanti del Pdl hanno condiviso e sostenuto la sospensione.
Nella stessa giornata si è arricchita la cronaca riguardante i fatti incresciosi di Genova, dove poche decine di "tifosi" serbi hanno potuto impedire lo svolgimento di una partita di calcio.
Molti dei responsabili sono stati individuati, fermati, processati per direttissima, condannati...e rilasciati.
In questo caso, a differenza del caso Santoro, quasi nessun esponente politico ha voluto o saputo esprimere la propria opinione.
Nessuno, nè di maggioranza nè di opposizione, si è domandato come sia stato possibile che alcuni scalmanati siano potuti arrivare da Belgrado armati di tutto punto, attraversando prima la frontiera e poi i cancelli dello stadio.
Nessuno ha mosso alcuna critica al tanto decantato Ministro Maroni che, con la struttura del Viminale, non ha saputo prevedere un tale evento nonostante che i "tifosi" serbi avessero già messo a ferro e fuoco la loro capitale dopo la sconfitta della Serbia contro l'Estonia (appena sabato scorso), e avessero fatto altrettante devastazioni al Gay Pride, con 122 feriti (appena domenica scorsa).
Nessuno ha avuto da ridire sul fatto che i responsabili non abbiano fatto un'ora di carcere.
Però tutti pronti a commentare la sanzione a Santoro, perchè ormai in questo Paese la notizia c'è quando la sanzione viene comminata e poi regolarmente pagata.
Quando invece non viene punito chi è colpevole, quando si viene condannati ma non si sconta la pena allora è tutto "normale" per un Paese "anormale" come il nostro.
Dieci giorni di sospensione e di mancata retribuzione sono stati inflitti dalla Rai a Michele Santoro a partire da lunedì 18 ottobre.
In pratica il provvedimento è stato adottato in seguito al "vaffa...bicchiere" detto dal giornalista in diretta aprendo la prima puntata di stagione di "Anno Zero" in polemica con il direttore generale della Rai, Mauro Masi, e con la circolare sul contraddittorio nei programmi.
Immediatamente si sono alzate voci in difesa di Santoro da parte di Di Pietro, sicuramente il più duro nei confronti di Masi, e di larga parte del Pd. Con altrettanta immediatezza i rappresentanti del Pdl hanno condiviso e sostenuto la sospensione.
Nella stessa giornata si è arricchita la cronaca riguardante i fatti incresciosi di Genova, dove poche decine di "tifosi" serbi hanno potuto impedire lo svolgimento di una partita di calcio.
Molti dei responsabili sono stati individuati, fermati, processati per direttissima, condannati...e rilasciati.
In questo caso, a differenza del caso Santoro, quasi nessun esponente politico ha voluto o saputo esprimere la propria opinione.
Nessuno, nè di maggioranza nè di opposizione, si è domandato come sia stato possibile che alcuni scalmanati siano potuti arrivare da Belgrado armati di tutto punto, attraversando prima la frontiera e poi i cancelli dello stadio.
Nessuno ha mosso alcuna critica al tanto decantato Ministro Maroni che, con la struttura del Viminale, non ha saputo prevedere un tale evento nonostante che i "tifosi" serbi avessero già messo a ferro e fuoco la loro capitale dopo la sconfitta della Serbia contro l'Estonia (appena sabato scorso), e avessero fatto altrettante devastazioni al Gay Pride, con 122 feriti (appena domenica scorsa).
Nessuno ha avuto da ridire sul fatto che i responsabili non abbiano fatto un'ora di carcere.
Però tutti pronti a commentare la sanzione a Santoro, perchè ormai in questo Paese la notizia c'è quando la sanzione viene comminata e poi regolarmente pagata.
Quando invece non viene punito chi è colpevole, quando si viene condannati ma non si sconta la pena allora è tutto "normale" per un Paese "anormale" come il nostro.
2 commenti:
Davvero! Che tristezza Fede
Che schifo!
Luca
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