mercoledì 10 aprile 2013

DOVE SBAGLIA CASINI

Un paio di giorni fa è uscita un'intervista a Casini sul "Corriere della Sera" (Con Monti ho fatto una scelta sbagliata ).

Ho letto e riletto più volte quello che il leader dell'Udc, dopo 40 giorni di silenzio, ha provato a comunicare agli elettori e il messaggio che viene fuori, devo essere sincero, non mi convince.

Dice Casini: "il bipolarismo che io ho sempre combattuto, secondo me con buone ragioni, è stato messo in crisi non dall'irruzione dal centro, ma dall'esplosione di Grillo".

L'analisi è sbagliata perchè il bipolarismo, bello o brutto che sia, è tutt'altro che morto. Il risultato ottenuto da Grillo impedisce ad altri di governare, è vero, ma proprio per la scelta del Movimento 5 Stelle di mettersi al di fuori del sistema non si crea un tri-partitismo. Rimane il bipolarsimo Pd-Pdl con un terzo soggetto che però si chiama fuori da qualunque scelta e dice no a tutto e tutti. 
L'incontro tra Bersani e Berlusconi per trovare l'intesa per l'elezione del Presidente della Repubblica dimostra che gli attori principali della scena politica sono proprio loro due.

Dopo aver parlato di legge elettorale, di democrazia, di Monti e dei tecnici, Casini conclude: "Ora comincia una nuova stagione. È evidente che la prossima volta dovremo schierarci. Faremo una scelta coerente con l'idea che abbiamo della democrazia, dell'Europa, delle riforme sociali. Misureremo le alleanze sul grado di affinità che avremo nel processo costituente".

Dopo aver detto per cinque anni che il bipolarsimo era sbagliato, proprio ora che questo sistema è finito (secondo lui ma, come ho detto sopra, non per me) Casini si arrende e decide di schierarsi, non si sa se con Pd o con Pdl, ma comunque decide di appoggiare uno dei due poli.

Fatico a capire la logica: se il bipolarismo non c'è più, come sostiene, perchè dovrei schierarmi?


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