sabato 29 novembre 2014

LA FINE DEL PDL DI SERRAVALLE

Durante il Consiglio comunale di questa mattina, il consigliere Elena Bardelli ha annunciato l'addio al gruppo Pdl.

Ci sono diversità di vedute sulla politica nazionale, ma anche su quella locale - ha sostenuto Elena Bardelli - divergenze sul modo di concepire e fare politica sul territorio. Ci sono, inoltre, diversità nel modo di concepire e condurre l’opposizione in Consiglio comunale e al di fuori di esso”.

Siamo ovviamente rispettosi di quanto avvenuto: Elena Bardelli, iscritta a Fratelli d'Italia, non condivide l'azione politica del capogruppo Roberto Bardelli, suo fratello sì, ma iscritto a Forza Italia.
Nulla di male. Si sa, la politica può dividere.

Ci tornano tuttavia alla mente le parole del coordinatore di Forza Italia di Serravalle Pistoiese, Elia Gargini, all'indomani della spaccatura del gruppo Serravalle Futura, gruppo da cui è nato poi  "Serravalle Popolari e Riformisti", l'unico gruppo rimasto in Consiglio comunale, oltre quello di maggioranza.
Elia Gargini in quell'occasione disse: "mi viene in mente la maestra che alle elementari mi spiegò che, nelle addizioni, mele e pere non si possono sommare.
Ovvero, non si possono fare alleanze a tutti i costi tra persone con idee e modi di agire opposti, al solo scopo di raccattare qualche voto in più. Le alleanze politiche si fanno su idee, programmi, progetti. Questo è quello che abbiamo sempre sostenuto nel Pdl, ed  evidentemente è stato il tempo a darci ragione
".

E' vero, caro Elia Gargini, il tempo è sempre galantuomo.


                                                                                           Federico Gorbi
                                                                      Capogruppo Serravalle Popolari e Riformisti

martedì 18 novembre 2014

OLIO VEGETALE: DA RIFIUTO A RISORSA

Al Sindaco del Comune di Serravalle Pistoiese


In Italia vengono, ogni anno, immessi al consumo (direttamente come olio alimentare o perché presente in altri alimenti) circa 1,4 miliardi di Kg di olio vegetale per un consumo medio pro capite di circa 25 Kg annui (fonte Ministero della Sanità); di questa quantità si stima un residuo non utilizzato pari a circa il 20%.

Ci troviamo quindi di fronte ad oltre 280 milioni di Kg di olio vegetale usato, circa 5 Kg a testa, che ogni anno "restituiamo" all'ambiente, in gran parte sotto forma di residuo di fritture e quindi ricco di sostanze inquinanti.

I sistemi di raccolta e recupero dell’olio vegetale esausto di origine domestica sono poco sviluppati con la conseguenza che buona parte di tale rifiuto viene semplicemente gettato nelle reti di scarico idrico domestiche determinando un notevole impatto ambientale oltre allo spreco di una preziosa risorsa.

Questi oli infatti non possono essere semplicemente buttati nel lavandino perchè lo scarico
degli oli esausti comporta gravi conseguenze ambientali:
a) intasamento delle reti fognarie con conseguenti costi di manutenzione;
b) maggior costo per la depurazione delle acque a carico dei cittadini;
c) inquinamento delle falde;
d) inquinamento delle acque superficiali (laghi, fiumi, mare) con danni all'ecosistema, alla flora e alla fauna.

Inoltre lo spreco è evidente considerando che da 1 litro di olio esausto è possibile ottenere 1 litro di biocarburante a basso impatto ambientale, il cui utilizzo contribuisce a ridurre sia le emissioni di CO2 sia le emissioni di polveri sottili rispetto all’utilizzo di carburanti convenzionali di origine fossile.

Se riportiamo i dati nazionali alla nostra realtà locale, è possibile stimare che, per il Comune di Serravalle Pistoiese, il quantitativo di olio alimentare di scarto ammonti a più di 50.000 kg.

Come molti altri residui anche l'olio vegetale usato può rappresentare, se raccolto in modo differenziato dagli altri rifiuti, oltre che vantaggi di carattere ambientale anche una fonte di risparmio energetico perché è possibile dopo corretti processi di rigenerazione, un suo riutilizzo industriale.

Per quanto sopra esposto, si PROPONE di deliberare la dislocazione di almeno due contenitori di raccolta nel nostro territorio comunale, dove i cittadini potranno conferire i propri oli usati nella cottura dei cibi, in accordo con Publiambiente che ha già iniziato in alcuni Comuni una simile azione di raccolta differenziata.

Federico Gorbi
Serravalle Popolari e Riformisti

giovedì 13 novembre 2014

UNIONE DI COMUNI PER SERRAVALLE?

Sul possibile coinvolgimento di Serravalle Pistoiese in una futuribile unione di comuni sono intervenuti prima il consigliere Daghini di Rifondazione Comunista, per dire no, elencando una serie di preoccupazioni, e poi il consigliere Bolognini che, tra la lunga serie di considerazioni che fa, ci sembra abbia dato un parere favorevole alla proposta.

Vorremmo riportare tuttavia il dibattito, senza dubbio interessante, nel giusto alveo.

Il tema è stato sollevato da noi nel corso dell'ultimo consiglio comunale, quando il consigliere Bolognini era assente, in occasione del voto sull'estensione per la gestione in forma associata del servizio di segreteria.
Il Segretario ed il vice-Segretario comunale, fino ad oggi, venivano gestiti da Serravalle in modo associato con il comune di Ponte Buggianese.
Tale collaborazione si è ora estesa anche al comune di Pieve a Nievole.

Grazie alla disponibilità del Segretario generale, dott. Fernando Francione, e del vice-segretario, dott. Paolo Ricci, il comune di Serravalle potrà risparmiare circa ventimila euro all'anno pur non rinunciando alla qualità del servizio.

In quella occasione, abbiamo appoggiato convintamente la proposta, ampliando però il dibattito per rilanciare una riflessione sulla condivisione con altri comuni dei servizi ai cittadini, in modo da realizzare sensibili risparmi magari migliorando il livello di quanto viene offerto.

Nel gran parlare di questi giorni per diversi enti della nostra realtà provinciale, si rischia di far confusione tra unione e fusione.

L'unione di più enti comunali non comporta la scomparsa delle singole realtà ma fa sì che i singoli comuni affidino all'unione alcuni compiti, in modo da realizzare insieme cose migliori e con economie di scala.

Diversa è la fusione che comporta il superamento di due o più realtà territoriali ed amministrative che cessano di esistere per essere completamente inglobate in un nuovo ente.

Nessuno, in consiglio comunale, ha parlato di fusione. Piuttosto, sia da parte del nostro gruppo che da parte della maggioranza, è stato fatto un ragionamento per cercare di individuare quei servizi che, come nel caso degli acquisti, della riscossione di imposte e tributi, del pagamento degli stipendi, potrebbero essere gestiti in associazione con altri enti, per poi arrivare nel tempo ad una unione di comuni.

I problemi che individua Daghini, relativi alla particolarità del territorio di Serravalle, diviso in due zone ben distanti e distinte tra loro, sono superabili in tal senso poiché nessuno vuole veder la fine di Serravalle come comune ma, almeno il nostro gruppo, auspica un livello migliore di servizi con costi più contenuti.
E' proprio la conformazione territoriale che provoca una lievitazione di costi nel nostro ente, se si pensa solo al fatto che esistono due palazzi comunali, uno a Serravalle e uno a Casalguidi.

Allora, perchè non immaginare nuovi modi per risparmiare su altre voci e per dare servizi di più alto livello ai cittadini?

Non abbiamo la soluzione in tasca, ma ci piacerebbe che le forze politiche serie si confrontassero apertamente su questo tema, senza buttarla sempre in burla come fa Bolognini, cosa che può essere simpatica se dura poco.

I cittadini ci hanno eletto per dare risposte e, per questo, chiediamo a tutti i gruppi presenti in consiglio un sereno confronto su questo tema.



                                                                    Federico Gorbi - Patrizio Rafanelli
                                                                      Serravalle Popolari e Riformisti

martedì 4 novembre 2014

CITTADINANZA ONORARIA ALL'ARMA DEI CARABINIERI

Nel corso della seduta del 4 novembre, il Consiglio Comunale di Serravalle Pistoiese ha votato all'unanimità per il conferimento della cittadinanza onoraria all'Arma dei Carabinieri, in occasione del 200° anniversario dalla fondazione.

Questa la sintesi del mio intervento a nome del gruppo "Serravalle Popolari e Riformisti":

Nel conferire la cittadinanza onoraria all'Arma dei Carabinieri potrebbero essere ricordati, e anche lei lo ha fatto Signor Sindaco, molti atti eroici a partire dalla Carica di Pastrengo del 1848, per passare al contributo di sangue che molti Carabinieri hanno dato per l'unità d'Italia

Potremmo ricordare molte azioni coraggiose in occasione dei due conflitti mondiali e il sacrificio di eroi come Salvo D'Acquisto o i Carabinieri di Fiesole che donarono la propria vita in cambio della salvezza di molte altre vite, di fronte alla barbarie nazi-fascista. 

Potremmo ripercorrere la storia delle centinaia di volte che i Carabinieri hanno portato soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturali, a partire dal terremoto di Messina del 1908, quando l'Arma si guadagnò il titolo di Benemerita, fino alla tragedia del Vajont (e lasciatemi dire con orgoglio che tra i Carabinieri che intervennero c'era anche mio padre), fino all'alluvione di Firenze, di cui oggi ricorre il 48° anniversario, fino ai terremoti del Friuli e dell'Irpinia o al più recente dell'Aquila.

Potremmo riportare alla mente la lotta al terrorismo rosso e alla mafia, con vittime illustri come il Gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa.

Potremmo citare le molte missioni di pace nel mondo: dal Libano al Kossovo, dall'Afghanistan all'Iraq, con il sacrificio della vita, come a Nassiriya.

Come dice lo storico Marc Bloch però "la storia serve a comprendere e non a giudicare" e allora per comprendere davvero il valore dell'Arma dei Carabinieri più che alle centinaia di azioni eroiche credo si debba guardare all'essenza di quanto scritto nelle Regie Patenti del 13 luglio 1814, documento con il quale si istituiva l'Arma dei Carabinieri Reali.

Compito dei Carabinieri, è scritto, è quello di "contribuire alla felicità dello Stato che non può essere disgiunta dalla protezione e difesa dei buoni soggetti".
Oltre la straordinarietà del fatto che in un testo di Legge sia inserita la parola "felicità", cosa che mi risulta essere per nulla comune, si lega il fatto che lo Stato, o potremmo dire la società, deve ambire alla felicità ma per far sì che questo avvenga non si può prescindere dal fatto che le persone perbene devono essere difese e protette dai disonesti. 
Tutti noi possiamo ambire alla felicità se c'è qualcuno che ci tutela da chi, con azioni illecite, mina alla nostra serenità singola e collettiva.

Per questo il Re decise di dar vita ad un corpo armato speciale, istituzione, una delle poche, che è rimasta in vita anche con la Repubblica: i Carabinieri.

Nel primo Regolamento Generale del 1822 si sottolinea il fatto che i Carabinieri devono considerarsi costantemente in servizio, in qualunque circostanza e a qualunque ora.

Allora come amministratore, e ancor prima come cittadino, a nome del Gruppo "Serravalle Popolari e Riformisti" e dichiarando il voto favorevole del Gruppo, desidero esprimere il mio ringraziamento ai Carabinieri non solo per gli atti eroici, che sono stati citati, ma per aver protetto in qualunque circostanza e a qualunque ora i cittadini perbene per assicurare loro la possibilità di ambire alla felicità.

Un sentito ringraziamento quindi ai Carabinieri in servizio nel nostro territorio comunale ed ai Carabinieri di oggi e di ieri per tutto ciò che hanno fatto per il nostro Paese e per tutti noi.


                                                                                          Federico Gorbi
                                                                 Capogruppo Serravalle Popolari e Riformisti