mercoledì 27 febbraio 2013

POST VOTO

Dopo aver visto i risultati delle elezioni politiche del 2013 posso solo dire che per l'Udc, sia a livello nazionale che locale, non sono buoni! 
Abbiamo seguito le nostre  idee, abbiamo fatto le nostre proposte ma le idee e le proposte di altri hanno prevalso.

Abbiamo sempre rispettato le posizioni degli altri partiti e, oggi, rispettiamo il voto dei cittadini. 
Grazie a tutti! A chi ci ha votato, e a chi non lo ha fatto! 

Nella prossima riunione rimetterò il mio mandato a disposizione del Comitato provinciale che deciderà come procedere per il futuro. Un momento di verifica interna è giusto e necessario.

Dispiace leggere  dagli amici e alleati di "Scelta Civica con Monti" che si aspettavano un maggiore apporto da parte dell'Udc.
L'Udc, con i suoi candidati e con tutti i dirigenti sparsi su tutto il territorio provinciale, si è impegnata a far comprendere agli elettori le motivazioni del sostegno a Mario Monti, cercando di portare avanti la causa comune più che il mero interesse di partito.
Questo ha comportato il fatto che gli elettori, probabilmente confusi dalla presenza di un simbolo unico al Senato e più simboli alla Camera, di cui uno, quello di "Scelta Civica" esattamente identico a quello del Senato, abbiano scelto di votare Monti in entrambe le schede, senza prestare troppa attenzione.
Il bacino degli elettori che ci hanno sostenuto è comune ed è patrimonio di tutti.

Siamo convinti, per questo, che troveremo una strada condivisa con gli amici di "Scelta civica" per costruire insieme una casa ancora più solida.


Federico Gorbi
Segretario Provinciale Udc

sabato 23 febbraio 2013

UN VOTO RESPONSABILE


martedì 19 febbraio 2013

REPOWER. E SERRAVALLE?


A Pistoia si discute molto sulla possibile realizzazione di una centrale a metano. Nei comuni vicini invece non si conoscono o si finge di non conoscere quelle che possono essere le ricadute negative. Per questo ho scritto al Sindaco del comune di Serravalle Pistoiese. Per capire cosa ne pensa e come intende muoversi.

Al Sindaco del Comune di Serravalle Pistoiese


Oggetto: interrogazione

In merito all’ipotesi di realizzazione di una centrale a metano da parte dell’azienda Repower si è sviluppato negli ultimi mesi un acceso dibattito su quelli che possono essere i benefici per il territorio pistoiese e, soprattutto, quali possono essere le problematiche connesse alla presenza di questo tipo di impianto industriale.


Per questo motivo sono a chiederLe:

·        Quale sia la posizione dell’Amministrazione comunale di Serravalle Pistoiese in merito alla realizzazione della centrale a metano Repower;
·        Quali conseguenze potrebbe avere la presenza di questa centrale sulla qualità della vita dei cittadini residenti nel nostro Comune;
·        Quali ricadute negative potrebbe avere la realizzazione dell’impianto sulle attività agricole del nostro territorio, con particolare riferimento al settore vivaistico;
·        Quali interazioni potrebbe avere la centrale Repower con la discarica di Fosso del Cassero e con quali conseguenze;
·        Se sia vero che la centrale Repower comporterà l’aumento fino a dieci volte dell’acidità delle piogge e che, in base a studi e simulazioni svolte, gran parte di queste piogge andrebbero a riversarsi sul territorio del Comune di Serravalle Pistoiese, in particolar modo nell’area del Montalbano nella quale è in corso di realizzazione la RTA “Le Rocchine”.

In attesa di una Sua risposta, La saluto cordialmente.


                                                              Federico Gorbi
                                                  Capogruppo “Serravalle Futura”

giovedì 14 febbraio 2013

UNO DI NOI


La possibilità di farsi veramente sentire dall'Europa è divenuta concreta dopo l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona. Esso prevede che almeno un milione di cittadini europei, appartenenti  ad almeno sette Stati, possano ottenere una discussione con la loro partecipazione dinanzi alle istituzioni europee.

Il 1° aprile, primo giorno in cui era giuridicamente possibile proporre la richiesta,  è stata presentata la domanda affinché ogni essere umano sia riconosciuto come "uno di noi" fin dal concepimento in ogni azione svolta direttamente dall'Unione europea. 

Per questo ho sottoscritto l'iniziativa "UNO DI NOI", per promuovere e sostenere  la protezione giuridica della dignità, del diritto alla vita e dell’integrità di ogni essere umano fin dal concepimento nelle aree di competenza UE nelle quali tale protezione risulti rilevante.

Invito coloro che sono sensibili ai "valori non negoziabili" ad aderire a tale iniziativa, sottoscrivendo la petizione all'indirizzo: http://www.oneofus.eu/


Questo il manifesto dell'iniziativa:

In conformità alla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo

Noi crediamo che la dignità sempre egualmente grande di ogni essere umano sia il fondamento  della giustizia, della libertà, della democrazia e della pace. 

Noi crediamo, perciò, che tale dignità, con i diritti che ne derivano,  debba essere riconosciuta senza alcuna discriminazione dal primo inizio della vita umana  nel concepimento fino alla morte naturale.

Noi crediamo che l’unità europea debba ritrovare motivazione e slancio  recuperando la sua anima che affonda le radici nell'umanesimo che, fecondato dal cristianesimo,  ha gradualmente costruito una visione della società che pone al centro la persona umana: ogni persona nella sua incomparabile dignità. 

Noi crediamo che questo moto storico,  che ha già vinto ogni dottrina di oppressione sull'uomo, che ha già liberato intere categorie di uomini dalla discriminazione, debba ora raggiungere la sua perfezione riconoscendo come “uno di noi” anche ogni singolo essere umano all'inizio della sua vita, quando, appena concepito, attraversa la condizione della più estrema fragilità umana. 

Noi crediamo che un vero unitario popolo europeo possa emergere nell'aderire ampiamente a questa visione. 

Noi crediamo che l'Unione europea, nelle azioni che essa attua al suo interno e nel mondo, applichi coerentemente questo principio. 

sabato 9 febbraio 2013

IO CORRO PER LA FAMIGLIA




Nel nostro Paese la famiglia ha confermato sul campo di essere insostituibile capitale sociale, incessante generatore di bene comune e preziosa risorsa di coesione sociale e di solidarietà, nonostante la recente crisi globale che ha colpito l’Italia in modo particolare. 

Troppo lunga è però la crisi, troppo deboli i sostegni alla famiglia da parte della società e della politica: così molti nuclei familiari, quasi “sotto attacco”, rischiano oggi di logorarsi definitivamente.

Occorre quindi che la società, la politica, il sistema economico costruiscano una nuova Alleanza con la famiglia, per promuoverla e sostenerla, per valorizzarla non solo come ammortizzatore sociale, ma soprattutto come motore di sviluppo e di ripresa, e come irrinunciabile luogo di mediazione e di scambio di solidarietà tra i sessi e le generazioni. È in gioco la tenuta complessiva del nostro sistema sociale. 
Al Paese servono urgenti e innovative politiche familiari, capaci di valorizzare la famiglia con una concreta e coerente attuazione del principio di sussidiarietà: politiche promozionali, sostegno alla qualità relazionale dei nuclei familiari’, ascolto, promozione e collaborazione con l’associazionismo familiare.

Per questo ho aderito all'iniziativa del Forum delle Associazioni Familiari, sottoscrivendo la piattaforma con la quale dichiaro di volermi impegnare per i sette "Sì alla Famiglia".
La piattaforma costituisce la mia bussola per la costruzione di un’Italia più “a misura di famiglia”, quindi più umana, solidale, capace di restituire fiducia e speranza al nostro Paese.


I miei sette "Sì alla Famiglia":

CITTADINANZA DELLA FAMIGLIA
Coraggioso investimento su chi genera il capitale umano e sociale del nostro Paese.
L’art. 31 della Costituzione impegna la Repubblica ad agevolare “con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose”.

CENTRALITÀ DELLA FAMIGLIA PER LO SVILUPPO
- "Fattore Famiglia" per applicare il principio dell’equità fiscale secondo la capacità contributiva, quindi misurando in modo appropriato i carichi familiari.
In Italia manca un punto di Pil alle politiche per la famiglia rispetto alla media europea. 
Chiediamo che nel prossimo quinquennio “un punto di Pil in più per la famiglia” attraverso la
costituzione di un Fondo permanente per la famiglia.
- Valutazione di impatto familiare (VIF) introduzione di modelli sperimentali di VIF a livello nazionale, regionale e locale, su cui costruire un sistematico osservatorio.
- Piano nazionale per la famiglia. Chiediamo che quanto indicato nel Piano divenga obiettivo operativo e concreta azione amministrativa.

SOSTEGNO A VITA, NATALITÀ E FAMIGLIE GIOVANI
Sostegni economici alla maternità e servizi di sostegno per l’armonizzazione famiglia-lavoro, per rilanciare la natalità nel nostro Paese ed uscire dall’inverno demografico che l’ha colpito, consentendo ai coniugi di avere il numero di figli desiderato.
- Tutela della vita, dal concepimento fino al suo termine naturale, esercitando una decisa preferenza per la nascita.
- Welfare plurale e coordinato, sussidiario e solidale, che metta al centro la persona e la famiglia.

PIÙ LAVORO, IN ARMONIA CON CURA E RELAZIONI
- Piano straordinario di sostegno al lavoro dei giovani
- Piano straordinario di sostegno alla condizione lavorativa e familiare delle donne, ruolo chiave per i servizi di sostegno alla conciliazione famiglia – lavoro.

UN PAESE SUSSIDIARIO, SOLIDALE, ACCOGLIENTE
- Sostegno alle persone fragili e non autosufficienti, all’interno delle loro reti familiari, in modo da costruire percorsi comunitari e domiciliari di sostegno alle funzioni di cura. Strategico in questo è un finanziamento stabile e congruo del Fondo per la non autosufficienza;
- Contrasto alla povertà, che sempre più spesso si qualifica come “povertà familiare”.
- Integrazione interculturale con priorità assoluta per il tema della cittadinanza per minori nati in Italia da genitori stranieri.

LIBERTÀ DI EDUCARE NELLA SCUOLA PER TUTTI
- Alleanza tra famiglia, scuola e tutti gli altri attori sociali
- Nuovi sistemi di partecipazione e autogoverno delle istituzioni scolastiche
- Politiche di reale parità, che non si contrappongono al sistema a gestione statale: unica è la scuola pubblica, e la diversità di enti gestori è ricchezza e valore per tutti.
- Promozione dell’offerta formativa in età prescolare
- Sostegno alla formazione tecnico-professionale.
- Rafforzamento delle attività di sostegno all’integrazione dei minori disabili;
- Gestione sempre più appropriata della presenza di alunni provenienti da altri Paesi.

UN’EUROPA CHE RICONOSCE E PROMUOVE LA FAMIGLIA
Riconoscere la famiglia e le associazioni familiari quali soggetti di cittadinanza attiva a livello europeo, promuovendone le specifiche funzioni sociali, alla luce dei principi della parità morale e giuridica fra i sessi e della solidarietà fra le generazioni.